Jesi, presi il bandito e il giovane complice della rapina in farmacia: traditi dalla carrozzeria della Panda

Jesi, presi il bandito e il giovane complice: traditi dalla carrozzeria della Panda
Jesi, presi il bandito e il giovane complice: traditi dalla carrozzeria della Panda
di Talita Frezzi
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Lunedì 8 Aprile 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 15:02

JESI Avevano le ore contate già venerdì sera, quando erano scappati via dall’ultimo bersaglio, la Farmacia Colle Paradiso, con 500 euro ma tanti testimoni che li avevano visti e persino rincorsi. E infatti, in poche ore i due rapinatori che venerdì hanno assaltato il supermercato Coal di piazza Vesalio, la tabaccheria di via delle Nazioni e la farmacia di via degli Appennini, sono stati presi dai carabinieri della Compagnia di Jesi


Le identità

Si tratta di un 45enne originario di Salerno residente a Jesi, disoccupato, inadempiente agli obblighi di sostentamento della famiglia, pregiudicato e che vive di espedienti. E’ lui l’uomo mascherato che impugnando una pistola giocattolo priva del tappo rosso ha tentato due rapine e ne ha messa a segno una terza (alla farmacia) venerdì. Nel suo strampalato piano di racimolare soldi facili ha trascinato un ragazzo di 23 anni di origini sudamericane. Un giovane che in passato ha avuto dei piccoli guai con la legge e che con la sua parte, facendo da palo e da autista, mettendo a disposizione la sua macchina, avrebbe racimolato soldi per pagare dei debiti di droga. La Fiat Panda blu con un dettaglio della carrozzeria che la rendeva diversa dalle altre è stata notata da alcuni testimoni scappare dopo le rapine.

Da quell’auto sono partite le indagini dei carabinieri. Il Pm Rosario Lioniello ha disposto per il 45enne il fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina aggravata e continuata in concorso e tentata rapina aggravata in concorso, disponendo che venisse collocato agli arresti domiciliari. Con le stesse accuse è stato denunciato a piede libero il 23enne che avrebbe avuto un ruolo secondario nelle azioni criminose. I carabinieri di Jesi hanno condotto un’indagine approfondita, incrociando le immagini delle telecamere degli esercizi commerciali rapinati, le testimonianze delle vittime e scandagliando il sistema della banca dati Sdi delle forze di polizia. Hanno individuato dapprima il proprietario della vettura, il 23enne sudamericano: lo hanno pizzicato vicino casa mentre stava rientrando. L’auto corrispondeva. E ben presto sono risaliti all’esecutore materiale dei colpi, il 45enne di Salerno. L’uomo è stato trovato dai militari nella tarda serata di sabato mentre girovagava in viale della Vittoria (gli inquirenti non escludono che stesse pianificando altri colpi). Dalla perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti la pistola giocattolo, gli indumenti usati in tutti e tre i colpi e quel cappuccio variopinto con i fori all’altezza degli occhi. I soldi erano già spariti. 

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