JESI - Scuola Martiri della Libertà senza pace: servono altri 550 mila euro per completare gli interventi di efficientamento energetico sul plesso di via Asiago. Uno stanziamento aggiuntivo, appena approvato dalla Giunta, legato da un lato alla necessità di lavorazioni ulteriori e dall’altro all’aumento dei prezzi delle materie prime. Il cantiere sulla scuola, aperto nel settembre 2018, l’avrebbe dovuta vedere riconsegnata un anno dopo. Si profila un rientro della primaria nella sua sede tradizionale solo per l’anno scolastico 2022-23.
I costi lievitano a 1,4 milioni: all’originaria ristrutturazione in chiave anti- sismica, interrotta dal contenzioso apertosi con la prima ditta affidataria dei lavori, l’amministrazione ha deciso in corsa- e alla luce delle vicissitudini – di aggiungere anche l’efficientamento energetico, così da avere alla fine una scuola completata e dove per lungo tempo non dovrebbe più esserci bisogno di mettere mano. Proprio i lavori di adeguamento sismico, riaffidati ad una seconda e differente ditta dopo la definizione dell’accordo stragiudiziale con la prima (alla quale sono andati 42 mila euro), è previsto si concludano nel prossimo mese di agosto.
Quanto ai maggiori costi, riguardano «l’opportunità di demolire i rivestimenti ammalorati destinati all’isolamento termico e di alcune pareti interne per il rivestimento fonoassorbente» come evidenziato, spiegano dal Comune, da una nuova perizia dei tecnici. Inoltre «i prezzi dei materiali sono aumentati in maniera significativa per la forte richiesta del mercato legata al superbonus».
Le verifiche avevano indicato che presso l’attuale sede l’attività scolastica può proseguire e che i due edifici possono continuare ad essere utilizzati, pur «dando atto della esigenza di procedere con la progettazione degli interventi di miglioramento sismico e con l’esecuzione dei relativi lavori». Il tecnico ha evidenziato che «per l’epoca di costruzione i materiali usati sono sufficientemente resistenti con armature perfettamente integre e in stato generale di conservazione buono. Le strutture sono state realizzate negli anni ‘60 per resistere a carichi statici quando Jesi non era una zona dichiarata sismica. Per i carichi statici la struttura risponde bene, mentre per i carichi dinamici i due plessi vanno adeguati alle normative».