JESI - Contrordine, l’Hotel Federico II riparte di slancio senza l’ombra di una società di gestione destinata alla cessazione dell’attività. Nella giornata di ieri, per mezzo di un atto pubblico davanti a un notaio, si è provveduto a revocare lo stato di liquidazione della Società Elfa Hotel Srl, che gestisce il complesso alberghiero-sportivo sorto alle porte di Jesi negli anni ‘80 su iniziativa dell’ingegner Gennaro Pieralisi.
La Elfa Hotel ritorna ad operare dunque in condizioni di gestione ordinaria e come amministratrice unica è stata nominata la dottoressa Federica Cartuccia, già liquidatrice della società. L’annuncio è arrivato ieri con una nota del commercialista Jacopo Pettinari, in qualità di professionista di fiducia della Elfa Hotel Srl. «Sia pure in periodi caratterizzati purtroppo da incertezze e criticità legate ai drammatici eventi bellici ed al persistere della pandemia Covid - si legge nel comunicato -, prosegue dunque come da programma, il percorso di riorganizzazione del complesso alberghiero e sportivo noto al pubblico come Hotel Federico II che, nella ferma volontà del socio unico Frapi Spa, dovrà riportare la struttura a quel ruolo di assoluta centralità nel settore dell’accoglienza turistica e dello sport, da sempre rivestito ben oltre i confini della Vallesina».
In realtà, come ha più volte precisato l’amministratore delegato Gabriele Pesaresi, L’Hotel Federico II non aveva mai completamente fermato l’attività, tranne che in un paio di mesi di lockdown, tenendo ad esempio aperto il residence e poi riavviando altri settori man mano che l’evoluzione dell’epidemia e delle misure di anti-contagio lo consentivano. Nel giugno dell’anno scorso, con l’allentamento delle restrizioni, la piscina esterna era stata riaperta e l’hotel funzionava a basso regime con circa 15 camere occupate. In quella fase erano occupati circa 24 dipendenti.
Nei mesi scorsi, anche durante le trattative all’assessorato regionale al Lavoro, si era parlato di una possibile cessione della proprietà. Il comunicato di ieri, con il riferimento al socio unico Frapi Spa, conferma l’impegno della famiglia Pieralisi. Ma il ritorno alla gestione ordinaria non esclude comunque la possibilità di un nuovo corso.
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