ASCOLI - Un nuovo importante tassello si inserisce nel composito mosaico dello sviluppo universitario nel Piceno. A potenziare l’offerta accademica sul territorio sarà attivata, infatti, una Scuola di specializzazione in beni archeologici su iniziativa dell’Università Federico II di Napoli.
Una nuova opportunità di formazione specialistica di alto livello che prenderà corpo all’interno del complesso della Cartiera papale, grazie alla disponibilità immediatamente concessa dalla Provincia, proprietaria dell’immobile.
A seguito di incontri tenutisi tra i rappresentanti di Palazzo San Filippo e i referenti del Dipartimento di studi umanistici dell’Università Federico II, l’ateneo campano ha avanzato una richiesta di disponibilità della Provincia a fornire alcuni spazi per l’insediamento in città della Scuola di specializzazione in beni archeologici e di avviare una collaborazione destinata ad ampliare l’offerta formativa nel Piceno. Con una nota dello scorso 14 febbraio, acquisita al protocollo della Provincia, il direttore del Dipartimento ha formalizzato la richiesta, segnalando l’intenzione immediata di insediarsi ad Ascoli. A seguito di valutazioni, da parte della Provincia, sono stati individuati come soluzione - per accogliere la scuola di specializzazione - gli spazi all’interno del fabbricato che ospita i musei della Cartiera papale al primo piano, ritenuti idonei allo scopo dopo un sopralluogo effettuato l’11 febbraio scorso. Una valutazione sulla quale ha pesato anche il valore storico-architettonico della sede che viene messa a disposizione. L’amministrazione provinciale, che non dovrà sostenere oneri, ha dunque ritenuto importante accogliere la richiesta di apertura della nuova iniziativa universitaria, di elevato valore scientifico e didattico, ritenendo che «possa generare nuovi ambiti disciplinari e professionali per la comunità».
Una volta individuata la sede, senza costi a carico dell’ente, la Provincia ha formalmente recepito, con decreto del presidente Sergio Loggi, la richiesta pervenuta dall’Università Federico II per l’istituzione nel capoluogo piceno di una Scuola di specializzazione in beni archeologici. E il prossimo passaggio sarà quello di stipulare a breve, considerato che l’Ateneo napoletano intende stringere i tempi, una convenzione nella quale verranno raccolte e formalizzate anche le rispettive obbligazioni. Si tratta, dunque, di una ulteriore Università che sceglie di investire sul territorio ascolano, dopo l’Università di Camerino (con la Facoltà di architettura, la Scuola di design e altri corsi di laurea correlati) e la Politecnica delle Marche (con il corso legato ad Agraria e quelli di Infermieristica e Fisioterapia). Il tutto mentre il Comune di Ascoli ha già avviato la progettazione e ottenuto i finanziamenti per potenziare la cittadella universitaria all’Annunziata e realizzare uno studentato.