L’Hotel Federico II è in liquidazione: l’ennesima vittima della pandemia. Un dramma per i 50 dipendenti della struttura

L’Hotel Federico II è in liquidazione: l’ennesima vittima della pandemia. Un dramma per i 50 dipendenti della struttura
L’Hotel Federico II è in liquidazione: l’ennesima vittima della pandemia. ​Un dramma per i 50 dipendenti della struttura
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Dicembre 2020, 02:45

JESI  - In liquidazione l’Hotel Federico II, uno dei luoghi simbolo della città – di qui sono passati ministri, capitani d’impresa e campioni dello sport – e struttura alberghiera fra le più importanti dell’intera regione. A darne notizia il sindacato, con la Filcams Cgil a chiedere di salvaguardare lavoratori e lavoratici e alla Regione un tavolo che si occupi della questione. Nessun commento dalla proprietà e dall’amministratore delegato dell’hotel, Gabriele Pieralisi.

 
Convocata per domani un’assemblea degli oltre cinquanta dipendenti diretti del Federico II: una struttura sorta negli anni ’80- l’ingegner Gennaro Pieralisi che l’aveva creata amava ricordare come fosse stato il primo a voler omaggiare, col nome che le aveva dato, l’imperatore nato a Jesi- e da più di centoventi camere, oltre a centro benessere, piscine al chiuso e all’aperto e un centro congressi che ancora poche settimane fa aveva visto riunirsi tutti sindaci marchigiani, alla presenza dei neo-eletti vertici della Regione, per il rinnovo delle cariche dell’Anci.

Ma la gran parte dell’albergo, dopo il lockdown e la chiusura della scorsa primavera, non aveva più riaperto i battenti, con i colpi del Covid e della ridotta mobilità nazionale e internazionale ad appesantire una situazione già critica. Il Cda avrebbe già nominato un liquidatore e un primo incontro con i rappresentanti di dipendenti, presente Confindustria, ci sarebbe stato.

Filcams Cgil parla di: «una scelta grave, piombata sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori senza alcun preavviso e che è avvenuta pochi giorni dopo un incontro sindacale organizzato per proseguire con l’applicazione degli ammortizzatosi sociali per il Covid iniziato a marzo. Incontro durante il quale la proprietà non ha dato alcuna comunicazione rispetto alla liquidazione fornendo, al contrario, rassicurazioni». Secondo Carlo Cotichelli, di Filcams Cgil Ancona: «Una decisione che rappresenta un grave schiaffo per tutto il territorio e che, alla luce delle ultime notizie, necessita dell’intervento e dell’attenzione delle istituzioni locali e regionali per salvaguardare l’occupazione».

Il sindacato evidenzia: «In considerazione dell’importanza strategica dell’azienda che rappresenta ad oggi la più grande realtà ricettiva della provincia di Ancona, e dell’alto numero di lavoratori coinvolti, cui vanno sommati l’indotto e gli stagionali, Filcams Cgil di Ancona ha chiesto la convocazione di un apposito tavolo regionale da parte dell’assessorato al Lavoro della Regione Marche, per verificare la presenza di progetti o proposte che evitino un disastro sociale e lavorativo in un momento già particolarmente complicato».


Dallo scorso marzo il personale dell’hotel fruisce della cassa integrazione a rotazione causa Covid. Immerso in un parco privato di 22 mila metri quadrati, l’Hotel Federico II – struttura a quattro stelle- è stato dagli anni ’80 a oggi un fiore all’occhiello della città per la ricettività business e turistica e servizi come le piscine, la Spa, il ristorante e le 9 sale per incontri e congressi. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA