Si barrica in casa, salta dal terrazzo e corre tra la gente armato di un coltello: paura a Jesi

Si barrica in casa, salta dal terrazzo e corre tra la gente armato di un coltello: paura a Jesi
Si barrica in casa, salta dal terrazzo e corre tra la gente armato di un coltello: paura a Jesi
di Stefano Rispoli
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:36

JESI - Prima si è barricato in camera, poi si è lanciato dal terrazzo e si è messo a correre in strada, armato di coltello, sotto lo sguardo terrorizzato della gente. Tutto per dribblare una visita programmata all’ospedale. A fermare l’esagitato ci hanno pensato i carabinieri, prima che raggiungesse corso Matteotti e potesse mettere in pericolo i passanti. Contenerlo è stato molto complicato: si è reso necessario un Tso e ora il 33enne originario del Sudan si trova ricoverato all’ospedale. È stato denunciato. 

La tensione

Una mattinata ad alta tensione quella vissuta ieri in via Mura Occidentali, dove lo straniero, in regola con il permesso di soggiorno, ha dato in escandescenze nel momento in cui, attorno alle 11, si sono presentati a casa sua gli agenti della polizia locale e il personale del 118 per accompagnarlo ad una visita programmata.

Dopo aver aperto la porta e aver risposto in malo modo, il 33enne è corso in cucina, ha afferrato un coltello e poi si è barricato nella sua camera. Quindi ha raggiunto il terrazzo, dove gli agenti e i vigili del fuoco, nel frattempo intervenuti sul luogo dell’emergenza insieme ai carabinieri della Compagnia di Jesi, hanno cercato di convincerlo a farsi ricoverare. 

La trattativa

La trattativa è andata avanti una ventina di minuti, ma si è rivelata inutile. Il 33enne continuava a minacciare di farsi del male con il coltello e di buttarsi nel vuoto, da un’altezza di circa 6 metri. All’improvviso, la situazione è degenerata. Il sudanese ha tentato di darsi alla fuga, lanciandosi dal terrazzo su una vicina tettoia. Da qui, come un gatto, è riuscito ad arrivare in strada, correndo lungo via Mura Occidentali in direzione dell’ufficio Anagrafe del Comune. Impugnava il coltello lungo 20 centimetri mentre si faceva largo tra i passanti. Carabinieri e vigili si sono lanciati al suo inseguimento, evitando che entrasse in contatti con la gente. In via Saffi, prima che sbucasse nell’affollato in corso Matteotti, i militari sono riusciti a bloccarlo e a disarmarlo, non senza difficoltà perché continuava a divincolarsi. Alla fine il personale del 118 ha dovuto fargli un Tso per ricoverarlo all’ospedale di Jesi, dove riceverà tutta l’assistenza necessaria. Inevitabile la denuncia. 

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