Jesi, balordi senza freni al parco:
rubata la bicicletta di di un bambino

JESI - Parco del Vallato, sembra non esserci fine al peggio. I balordi, perché neanche a chiamarli ladri, stavolta hanno toccato davvero il fondo: hanno portato via una bicicletta a un bambino di 4 anni. Il furto è stato consumato giovedì pomeriggio, forse è bastato perderla di vista per un attimo che subito qualcuno se n’è approfittato. Si tratta di una piccola bici rossa e nera con cui il baby ciclista sfrecciava lungo i sentieri del parco divertendosi e immaginando mille avventure. Sfrecciava, perché adesso qualche ignobile ha pensato di portarla via (come era accaduto ad altre degli adulti mesi fa), incurante di provocare un dolore al bambino.
  
Il padre, indignato e arrabbiato, è andato a cercarla per tutto il parco, nella speranza di ritrovarla magari abbandonata da qualche parte, ma niente, nessuna traccia, sembra volatilizzata. Ha anche chiesto ai soliti che frequentano il parco e che lo hanno rassicurato sul fatto che di una bici da bambino non sapevano nulla, ma certamente se cercava una da grande non l’avrebbe ritrovata di sicuro. Amarezza, perché se il papà ha postato uno sfogo sui social invitando anche alla collaborazione di segnalarlo se qualcuno dovesse vedere la bici, nei commenti tra gli sfoghi, ammette anche che suo figlio si è reso conto che qualcuno gliel’ha presa e piange perché ci era affezionato. Il post è stato condiviso da moltissimi utenti, nella speranza che il tam tam mediatico possa portare al ritrovamento della bici. Non è la prima volta che al parco spariscono le biciclette o vengono ritrovate in posizioni assurde. Una era stata piantata al contrario nel terreno a ridosso di un muretto dopo averle tolto la ruota anteriore, lasciata appesa a un ramo di un albero vicino alla rete del capriolo, nella parte bassa del parco. Un modo stupido di divertirsi alle spalle del proprietario della bici che magari la stava cercando. E’ ancora allarme, stavolta per i vandali tornati nel parco, oggetto di danneggiamenti ai cestini dei rifiuti, lanci di bottiglie di vetro frantumate sui sentieri e pattume sparso ovunque. Ci hanno pensato Damiano Paoletti, il presidente del Comitato insieme a pochi volenterosi, a ripulire il parco.