ANCONA La Grande Ancona che piace anche ai sindaci dell’hinterland. Ma soltanto a patto che sia un percorso equo e rispettoso dell’identità culturale di tutti. Dopo l’intervista di ieri del sindaco di Ancona Daniele Silvetti al Corriere Adriatico nella quale delineava i pilastri ed i vantaggi del progetto di un’Ancona città metropolitana, la parola passa ora ai sindaci del territorio. A partire da Camerano, dove il primo cittadino Oriano Mercante si dice favorevole ad un’intesa sui servizi.
Idea accettata
«Mi sembra giusto farlo, specie in un’area che potrebbe coinvolgere fino a 150mila persone e dove andrebbero quindi fatte delle economie di scala» suggerisce la fascia tricolore. Quali vantaggi per la sua città? «In questo momento, uno dei temi caldi è quello dei rifiuti. A me non dispiacerebbe una società unica». E aggiunge: «Potrebbe essere un banco di prova», aprendo anche alla possibilità che l’unione di intenti col capoluogo possa coinvolgere altri ambiti, come quello della Polizia locale o una più efficiente organizzazione del servizio di pubblica assistenza, nell’Anconetano in capo ad almeno cinque o sei associazioni. «Sulla gestione condivisa dei servizi e dei trasporti siamo assolutamente d’accordo e pronti a collaborare» rilancia Filippo Moschella, sindaco di Sirolo. «La metropolitana di superficie, ad esempio, mi sembra un’ottima idea anche se dal capolinea all’Aspio, per raggiungere i nostri territori servirebbero altre diramazioni» continua.
Il tentativo
Del resto, un tentativo in questo senso è già stato fatto. «L’autobus che quest’estate ha collegato Portonovo a Sirolo e Numana è un esempio di collaborazione tra sindaci per offrire dei servizi».
La condizione
«Qual è la condizione imprescindibile? L’equità» risponde invece Mercante. «Un’equa distribuzione delle risorse, senza egoismi e senza che qualcuno voglia fare necessariamente la parte del leone» prosegue il sindaco di Camerano. A questo punto, «basterà fare cose di buon senso perché la risposta della popolazione e delle imprese sia positiva nonostante le spinte campanilistiche che ci sono in ogni comune» spiega. Insomma, la strada per l’Ancona metropolitana di domani è già spianata. Ora non resta che percorrerla.
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