FABRIANO - I genitori sporgono querela per il presunto invio di foto hard del proprio figlio piccolo. Pur di non avviare un procedimento penale per pedopornografia, un fabrianese accetta la proposta dell’avvocato milanese della famiglia e paga ben 500 euro, come gli era stato richiesto dal sedicente legale. Poi, consapevole che nessuno poteva accusarlo di quel reato, ha raggiungo la caserma dei carabinieri di Fabriano, ha raccontato il fatto e ha permesso ai militari, agli ordini del capitano Mirco Marcucci, di denunciare il finto avvocato per estorsione.
La scoperta
Era tutto un piano messo in scena da un pregiudicato lombardo.
Una sorta di accordo extragiudiziale. Il fabrianese, inizialmente intimorito e preso dal panico, ha versato la somma in una Postepay indicatagli dall’avvocato. Con il passare delle ore, però, il 46enne, sapendo di non aver fatto nulla e di non aver nessun tipo di immagini a luci rosse nel proprio computer, ha iniziato a sospettare che c’era qualcosa di strano in tutto ciò. Così ha deciso di raggiungere la caserma dei carabinieri di Fabriano, in via Dante.
Ai militari ha raccontato l’accaduto fornendo tutti i particolari utili a ricostruire la vicenda. Sono state avviate lunghe e delicate indagini informatiche che, nei giorni scorsi, hanno permesso di appurare che il fabrianese effettivamente non aveva fatto nulla, che non aveva nessun tipo di immagini pedopornografiche nel pc e che quell’uomo che si era presentato come legale non era un avvocato, ma un pluripregiudicato per reati specifici: di conseguenza, il falso avvocato è stato identificato e denunciato per estorsione. L’appello è quello di prestare la massima attenzione e, per qualsiasi cosa sospetta, contattare i carabinieri.