Falsificava soldi e fatture, finisce in carcere. Era già ai domiciliari a Fabriano per concorso in truffa

Falsificava soldi e fatture, finisce in cella. Era già ai domiciliari a Fabriano per concorso in truffa
Falsificava soldi e fatture, finisce in cella. Era già ai domiciliari a Fabriano per concorso in truffa
di Marco Antonini
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Sabato 27 Agosto 2022, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 08:30

FABRIANO - Aveva falsificato soldi, emesso fatture per operazioni inesistenti e resosi responsabile di truffe. Il tutto in un arco temporale di alcuni anni. Nei giorni scorsi un 50enne, italiano, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano, diretto da Moira Pallucchi.  L’uomo, che era in detenzione domiciliare in città per la condanna a una precedente pena per concorso in truffa continuata, è stato tradotto nel carcere di Montacuto di Ancona. Qui dovrà espiare la pena di due anni, sei mesi e 13 giorni di reclusione, oltre alla multa di 800 euro e la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata complessiva di un anno. Il fatto è avvenuto mercoledì quando gli agenti del commissariato di Fabriano hanno ricevuto il provvedimento emesso dalla Procura di Ancona nei confronti di un 50enne italiano residente a Fabriano. Il provvedimento rappresenta un cumulo di pena per una serie di reati dei quali l’uomo si è reso responsabile in un periodo lungo alcuni anni e che spaziano dalla falsificazione di monete, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e alla truffa. 

La polizia in azione

I poliziotti si sono così recati presso l’abitazione del 50enne.

Quest’ultimo era già in detenzione domiciliare, su disposizione del giudice, in quanto stava espiando una precedente pena per concorso in truffa continuata. L’uomo, che vanta diversi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, è stato prelevato dalla sua abitazione dai poliziotti di Fabriano e tradotto presso il carcere di Montacuto ad Ancona per espiare il cumulo di pena di cui è gravato secondo il nuovo provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica dorica. Sempre nei giorni scorsi, a conclusione delle indagini portate avanti dai poliziotti fabrianesi, circa l’aggressione subita da una minorenne in un bar di Sassoferrato, una trentenne, già nota alle forze dell’ordine, è stata denunciata per lesioni. Nei suoi confronti è stato emesso anche un Daspo urbano.

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