I banchi mono posto non arrivano: le scuole rispolverano quelli vecchi

Oismo, i banchi mono posto non arrivano: le scuole rispolverano quelli vecchi
Oismo, i banchi mono posto non arrivano: le scuole rispolverano quelli vecchi
di Giacomo Quattrini
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Sabato 3 Ottobre 2020, 02:20

OSIMO - A tre settimane dall’avvio delle lezioni, le scuole di Osimo che ne hanno fatto richiesta non hanno ancora ricevuto i banchi singoli dal ministero.
Il Comune a poche ore dal ritorno in classe degli scolari ha dovuto ripristinare i vecchi banchi per non far trovare vuote le aule. A rivelarlo nell’ultimo consiglio comunale è stato l’assessore alla pubblica istruzione Alex Andreoli.
 
La mancata consegna
Sollecitato dalle minoranze, ha spiegato che il Comune deve finire alcuni interventi dentro i plessi: «Alcune tempistiche dei lavori programmati -dice- sono state condizionate in maniera importante dal mancato arrivo dei banchi singoli dal Ministero, che ci hanno obbligato a riportare nei plessi nell’ultima settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico tutti i banchi che con anticipo avevamo rimosso, con impiego importante di tempo e forza lavoro». L’assessore rileva che è ancora «in attesa della consegna dei banchi singoli dove necessari e dove richiesti», per i quali ribadisce «la responsabilità è del Ministero dell’Istruzione», mentre «altri arredi che abbiamo acquistato noi, fra cui alcuni banchi e nuove lavagne, sono stati tutti consegnati come concordato». Inoltre, fa sapere che l’amministrazione comunale ha partecipato al bando emesso pochi giorni fa dalla Regione per ottenere ulteriori fondi per adeguamenti alle aule.
In merito alle scuole materne, Andreoli sottolinea che «le opere portate a termine in estate, come ampliamento e migliore fruibilità di spazi interni ed esterni a Campocavallo, Girotondo e San Sabino, erano inserite a bilancio già prima dell’emergenza coronavirus». Come ad evidenziare che il piano di edilizia scolastica era già in pieno svolgimento prima del Covid. E passando a questo, Andreoli ha rivendicato che «ad Osimo fin dal primo giorno si sono assicurate le lezioni in presenza» grazie ad «un enorme lavoro di squadra tra uffici comunali, partecipate e Istituti comprensivi». Le opposizioni gli hanno chiesto lumi proprio sulle modalità di riapertura dei plessi e l’assessore ha rivelato che l’ufficio tecnico ha sviluppato le verifiche e relativi progetti per ben tre volte a seguito di modifiche normative del Cts e dell’ufficio scolastico regionale. Indicazioni che hanno previsto «distanziamento degli alunni nella singola aula con diverso layout interno degli arredi o tramite veri e propri ampliamenti, adeguamento degli ingressi con nuovi percorsi, adeguamenti idraulici ed elettrici, nonché dei vani refezione». 
Gli interventi
Con un primo lotto di interventi urgenti di adeguamento funzionale delle aule si sono spesi 128mila euro di fondi ministeriali ma ora «seguiranno interventi di adeguamento di vani secondari, installazione di pareti mobili per rendere polifunzionali alcune aule a seconda della tipologia di attività e adeguamento di impianti e servizi nelle palestre scolastiche». Interventi tardivi, che per Andreoli sono causati dalla pianificazione statale, ma che ora «sono programmati cercando di andare incontro ai suggerimenti di dirigenti, responsabili di plesso e docenti, in virtù delle nuove esigenze».

Di fronte a tutto ciò sembrano dunque passare in secondo piano le nuove scuole da realizzare per la elementare di Campocavallo e le medie di San Biagio e centro storico.

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