ANCONA - Il tentativo d’approccio, i palpeggiamenti e poi l’inseguimento. È la sequenza da brividi subita da due ragazzine di 13 anni, avvicinate domenica sera - mentre si trovavano nei pressi della stazione - da un uomo che non avevano mai visto prima. Sarebbe stato lui a infastidirle e a inseguirle, toccando le parti intime di una delle due. Almeno questo è quello che sostiene la procura, tanto che ha contestato all’uomo, un operaio albanese di 34 anni, il reato di violenza sessuale su minore.
La richiesta di aiuto
L’arresto è stato portato a termine dagli agenti delle Volanti della questura, chiamati dopo l’allarme lanciato dal padre di una delle due giovani: era riuscita a prendere il cellulare e a chiedere aiuto.
Le versioni
Di certo c’è che le due 13enni e l’albanese hanno avuto un contatto nei pressi della stazione. Stando all’accusa, l’uomo avrebbe iniziato ad importunarle prima verbalmente e poi palpeggiando una di loro. Un comportamento che avrebbe portato le giovani a fuggire verso via Giordano Bruno per cercare di raggiungere l’abitazione di una di loro e chiamare il genitore. Per il 34enne, invece, sarebbero state le ragazzine ad avvicinarlo: «Hai 5 euro per comprare le sigarette?» avrebbero detto le due adolescenti. Da lì, avrebbero scambiato qualche parola con tanto di apprezzamenti lanciati da lui alle minorenni. In qualche modo, poi, si sarebbero accordati per passare la serata insieme dietro il pagamento di 50 euro, 30 elargiti subito e gli altri alla fine dell’incontro. Quando l’albanese - sempre secondo la sua versione - ha tirato fuori i 30 euro consegnandoli alle due ragazzine, queste sarebbero scappate con i soldi. Di qui la fuga delle giovani e l’inseguimento dell’operaio albanese che, tentando di riprendere il denaro, avrebbe provocato le ecchimosi a una delle due 13enni.
Le ragazzine, nella fuga, hanno chiamato in aiuto il padre di una di loro, riuscendo ad arrivare a casa (a poca distanza dalla stazione). Il genitore è sceso e ha bloccato il 34enne fino all’arrivo della polizia.