Neonata morta di pertosse, nessuna informazione. L'appello della mamma «Con il vaccino mia figlia sarebbe viva: immunizzatevi, non me l'avevano detto»

Neonata morta di pertosse, nessuna informazione
Neonata morta di pertosse, nessuna informazione
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Febbraio 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 15:17
ANCONA «Non vogliamo che quello che stiamo passando noi sia vissuto da altre famiglie. Per questo ci teniamo a mandare un messaggio: bisogna fare informazione, nessuno ci aveva detto di vaccinarsi contro la pertosse in gravidanza». Il dolore è devastante, terribile, brucia l’anima. Ma i genitori della bimba di 15 giorni uccisa dalla pertosse non puntano il dito, non addossano responsabilità. Vogliono solo che la tragedia che ha strappato la vita alla loro piccolina sia da monito. E che soprattutto serva a far consigliare ai medici che quel vaccino va fatto. Perché può contribuire a salvare la vita a un neonato. «Nel reparto di Rianimazione ci hanno detto che così piccoli solo 2 bambini su 10 sopravvivono alla pertosse. Sarebbe stato meglio conoscere prima questa triste statistica» dicono i genitori della bimba, spirata lunedì al Salesi e affetta anche da bronchiolite.  


Gli esami


La piccola, da tempo cercata dalla coppia e arrivata come un miracolo, è giunta al materno-infantile già in gravi condizioni. In poco tempo la situazione è precipitata, con i globuli bianchi schizzati a più di 70mila e l’ossigenazione che è venuta meno, fino al drammatico epilogo. Le parole della mamma: «Ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili, mi hanno chiesto i vari tamponi prima di partorire ma nessuno mi ha detto di vaccinarmi per la pertosse». 


Il consiglio


E ancora: «Non sono di certo una no vax, sono solo una mamma che si è fidata del suo ginecologo e alla quale non è stato detto di questo vaccino e di quanto sarebbe stato importante per proteggere la mia bambina.

Da questa tragedia almeno voglio dare un consiglio alle mamme in attesa: vaccinatevi». L’immunizzazione non è obbligatoria, ma fortemente consigliata da alcuni medici. Va effettuata attorno alla 28esima settimana di gestazione, così che la mamma possa trasferire gli anticorpi al neonato. I bimbi non possono infatti essere vaccinati nei primi due mesi di vita. Negli ultimi quattro anni al Salesi ci sono stati tre ricoveri per la pertosse: due bimbi ce l’hanno fatta (avevano quasi due mesi di vita) la piccolina venuta alla luce il 21 gennaio no. È morta nello stesso ospedale dove era venuta alla luce. Come un tesoro prezioso per la mamma e il papà, in estasi per la gioia della loro prima figlia, così cercata e così voluta. 


Il post parto è decorso senza complicazioni. Ma nel giro di due settimane la felicità è stata spazzata via ferocemente. «In tv passa spesso lo spot del vaccino contro lo sfogo di Sant’Antonio ma nessuno parla di quello della pertosse. Se ci fosse stata più informazione forse avremmo ancora nostra figlia tra le braccia. Viva» dicono i genitori. «Medici e infermieri sono stati eccezionali, hanno pianto insieme a noi. Una dottoressa ci ha portato il gesso per fare il calco delle manine e dei piedini». Le tracce di un amore smisurato che, nonostante la tragedia, non potrà mai avere fine.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA