Sos contagi, giù il mercato delle case degli universitari

Sos contagi, giù il mercato delle case degli universitari
Sos contagi, giù il mercato delle case degli universitari
di Andrea Maccarone
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Giovedì 20 Agosto 2020, 06:50

ANCONA -  Universitari allarmati dall’aumento dei nuovi contagi. Rallenta il mercato immobiliare degli affitti agli studenti. Un’inversione di rotta rispetto alla prima metà di agosto, quando era nuovamente esplosa la domanda di appartamenti per i fuori sede. Dopo la stretta sulle discoteche si fa sempre più minacciosa l’ipotesi di nuovi lockdown. 

Nonostante il giro di vite sulla movida, orientato al contenimento e alla riduzione dei contagi, sia contestuale alla normale ripresa delle attività didattiche, lo spettro di un’altra quarantena frena la ricerca degli appartamenti. «Prima del 15 agosto era esplosa la richiesta di affitti universitari - afferma Angelo Abate, titolare dell’agenzia immobiliare Rara Management - tanto che sembrava essere tornati al boom di 10 anni fa. Ma nell’ultima settimana abbiamo registrato un calo. Di certo l’aumento dei contagi ha messo in apprensione molti studenti e le rispettive famiglie». Dunque si aspetta di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. «Nel frattempo abbiamo già chiuso molti contratti – continua Abate – segno che, comunque, il trend di mercato è buono. Se la situazione dovesse restare sotto controllo, come tutti ci auguriamo, si riprenderà senza problemi». Il timore di un nuovo blocco delle attività didattiche ha inciso anche sulle richieste degli studenti, che vogliono più tutele dal punto di vista contrattuale. 

 
Al momento nessun decreto o ordinanza di governo prevede una clausola di rescissione degli affitti universitari in caso di lockdown. Ma gli studenti lo chiedono. «È la domanda che in molti ci pongono - spiega Alessandra Bugaro, dell’agenzia Bugaro Immobiliare - se si dovesse verificare un’interruzione delle lezioni, gli studenti chiedono la possibilità di recedere dal contratto». L’altra richiesta che arriva come diretta conseguenza della situazione attuale è l’alloggio in camera singola. «Forse per essere sicuri di avere una maggiore privacy e libertà qualora si dovesse restare di nuovo chiusi in casa – continua Bugaro – inoltre vogliono tutti stare in città, anche studenti che frequentano facoltà decentralizzate come Ingegneria o Biologia». L’effetto Covid e la paura del lockdown cambiano le abitudini quotidiane, ma soprattutto influiscono sull’economia a più livelli. 

In presenza o in modalità telematica, le lezioni universitarie riprenderanno regolarmente. «Ma è probabile che anche l’eventualità telematica abbia influito sulla ricerca degli appartamenti – afferma Marco Centanni, coordinatore dell’Associazione Universitaria Gulliver – per il primo semestre si potrà usufruire di entrambe le modalità. Solo gli esami, o altre attività obbligatorie come il tirocinio, dovranno essere sostenuti in presenza. Ma la situazione potrebbe variare nel secondo semestre se l’andamento dei contagi dovesse migliorare e le lezioni venissero erogate unicamente in aula». Nell’incertezza e nella caducità generale, ci si orienta mantenendo una visione a corto raggio.

Con la speranza che la curva torni a diminuire e possa essere scongiurata ogni ipotesi di lockdown.

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