Prende a bastonate le auto in sosta: condannato il nonnino giustiziere

Prende a bastonate le auto in sosta: condannato il nonnino giustiziere
Prende a bastonate le auto in sosta: condannato il nonnino giustiziere
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Sabato 8 Febbraio 2020, 05:35

ANCONA - Litiga con i vicini di casa per una questione legata ai parcheggi condominiali e dopo una ventina di giorni si vendica danneggiando con il bastone due auto posteggiate sotto casa. È questa la ricostruzione emersa ieri in tribunale della vicenda che ha portato sotto accusa un 93enne residente a Marcelli. L’anziano doveva rispondere di danneggiamento aggravato dopo la denuncia dei suoi vicini di casa, proprietari delle auto che il primo aprile del 2017 avevano subito – secondo le accuse – i colpi del bastone utilizzato dal vecchino per deambulare.

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Ieri, nell’aula presieduta dal giudice Pietro Renna, sono stati ascoltate le persone offese. Poi, è arrivata la sentenza: il nonnino è stato condannato a otto mesi di reclusione, pena sospesa. I danneggiamenti erano stati subiti da una Peugeot e da una Kia. Alla prima era stata graffiata con il bastone la carrozzeria nella parte posteriore. Alla seconda era stato staccato lo specchietto. Complessivamente, il danno ammontava a circa mille euro. Ad accorgersi dell’atto vandalico, perpetrato di mattina presto, erano stati i rispettivi proprietari, due coinquilini. Si erano affacciati dal balcone e avevano visto, come detto ieri dal banco dei testimoni, il nonnino in azione con il bastone. 

Prima un’auto, poi l’altra. Per provare i danneggiamenti, le vittime avevano ripreso con il telefonino il raid del vecchino. I denuncianti, che all’epoca avevano avvertito i carabinieri, hanno fatto risalire il gesto a una piccola diatriba nata venti giorni prima del danneggiamento con la famiglia del nonnino. In pratica, stando a quanto emerso, i vicini dell’imputato avevano avuto le autorizzazioni per parcheggiare proprio di fronte al portone del palazzo. Una circostanza che non sarebbe stata digerita dal 93enne. Proprio dalla questione del posteggio, secondo le vittime, sarebbe nato l’atto vendicativo. Un raid smentito in udienza dalla difesa: l’imputato è transitato vicino alle auto, ma senza l’intenzione di danneggiarle. Sarebbe stato il bastone a passare troppo a ridosso della carrozzeria delle vetture, provocando i danni. 

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