ANCONA Pretendeva di essere pagata, sostenendo di vantare degli arretrati. Ma quando il titolare le ha risposto picche, è scoppiata una lite furibonda. Ad un certo punto l’ex barista ha approfittato di un suo momento di distrazione per avvicinarsi alla cassa, aprirla con il codice che conosceva, arraffare l’incasso, circa 700 euro, e allontanarsi di corsa.
Il diverbio
Un po’ per lo choc per il furto subito, un po’ per l’agitazione accumulata nella lite, il titolare si è sentito male davanti ai clienti.
Il faccia a faccia ha preso subito una brutta piega. Sarebbero volati insulti e accuse. Quindi, di sua iniziativa, l’ex dipendente si sarebbe portata verso la cassa per prendere i soldi e andarsene, tornando successivamente quando l’ex titolare l’ha chiamata al telefono, convinto che fosse stata lei a compiere il furto. In effetti la giovane ha restituito la somma, ma solo in parte. Poi se n’è andata di nuovo, mentre l’ex datore di lavoro veniva assistito dal personale del 118.