Nuova ondata di furti in casa in Ascoli, gli imprenditori si attrezzano per prevenire altri colpi dei ladri. C'è chi ha subito 4 tentativi

Nuova ondata di furti in casa in Ascoli, gli imprenditori si attrezzano
Nuova ondata di furti in casa in Ascoli, gli imprenditori si attrezzano
di Luigi Miozzi
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Martedì 25 Luglio 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 15:09

ASCOLI - Prima la rapina in casa dei Di Stefano poi il furto nell’abitazione dell’imprenditore Piero Palatroni, la scorsa settimana, infine l’ondata di furti negli appartamenti a Porta Maggiore, per di più messi a segno nelle ore diurne, pochi giorni fa. Raid che hanno lasciato il segno nella comunità ascolana e destato preoccupazione negli imprenditori piceni che temono di poter finire nel mirino dei malviventi. Ecco perchè molti di loro hanno o stanno potenziando le misure di sicurezza, complici anche le ferie estive.

«In pochi anni, ho subìto quattro tentativi di furto» ha raccontato Piero Palatroni che, dopo aver atteso alcuni giorni, ha deciso di raccontare quello che gli era accaduto anche per dire ai suoi concittadini di tenere alta la guardia e di non trascurare nessun particolare, qualora si dovessero notare degli strani movimenti nelle vicinanze della propria abitazione o la presenza di persone sconosciute. «Finora, non erano mai riusciti ad entrare all’interno della mia abitazione – ha svelato l’imprenditore ascolano, ex azionista dell’Ascoli – anche perché nei precedenti tentativi, ero sempre presente all’interno e alla fine avevano desistito.

Questa volta, invece, ci sono riusciti». 


L’assenza


I ladri hanno approfittato dell’assenza di Palatroni e dei suoi familiari per eludere i sistemi d’allarme e introdursi all’interno per poi dedicarsi indisturbati alla cassaforte. Hanno avuto tutto il tempo per scassinarla ed aprirla e poi rubare tutti gli oggetti di valore, gli orologi e i gioielli che erano all’interno per un valore di circa sessantamila euro. Nel frattempo, nel più stretto riserbo, i carabinieri continuano a svolgere l’attività investigativa nel tentativo di scovare qualche elemento che potrebbe risultare determinante per individuare i malviventi.

Dalle immagini degli altri impianti di videosorveglianza presenti nella zona di Monticelli, dove sono stati segnalati furti specie nella zona alta delle villette, dove è avvenuto il colpo, e nelle vie circostanti per individuare l’auto usata dai ladri e ricostruire il percorso effettuato per avvicinarsi all’abitazione e la via di fuga percorsa per far perdere le proprie tracce. Indagini che proseguono anche per quanto riguarda la rapina subita dalla famiglia Di Stefano alla fine di giugno quando una banda ben organizzata entrò nell’abitazione dei titolari del maglificio Gran Sasso tenendo in ostaggio, sotto la minaccia delle armi, i presenti ed anche in questo caso riuscire a rubare quanto custodito nella cassaforte.

Le indagini

Un aiuto alle indagini, anche in questo caso, è arrivato dall’impianto di videosorveglianza montato nell’abitazione che avrebbe consentito di riprendere l’auto utilizzata dai rapinatori e dare quindi la possibilità agli investigatori di poter ricostruire i vari momenti dell’assalto, dall’arrivo nei pressi della villa fino a quando si sono dati alla fuga.

«Le indagini – dice Guido Di Stefano - stanno proseguendo e la mia speranza e quella dei miei familiari aspettiamo con ansia qualche buona notizia, speriamo che arrivi presto ma per il momento non sappiamo ancora niente. Riuscire ad assicurare alla giustizia i responsabili del colpo significherebbe molto per noi» per riuscire a superare la brutta esperienza vissuta quando si sono visti piombare nel giardino di casa i malviventi con il volto travisato e pistole in pugno che, dopo averli costretti a rientrare in casa, gli hanno intimato di rimanere calmi e in silenzio, facendosi aprire la cassaforte. Una volta arraffato il bottino si sono i rapinatori sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

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