ANCONA Si finge diacono e sfila al parroco 11mila euro: truffatore pugliese finisce a processo. Ieri il caso è stato trattato davanti al giudice Corrado Ascoli. Il procedimento si sarebbe dovuto concludere con la discussione e la relativa sentenza, ma è servita una modifica al capo d’imputazione. Tutto rinviato al 30 ottobre.
La ricostruzione
I fatti si riferiscono al maggio del 2016.
Per quanto riguarda i fatti, ecco la ricostruzione dell’accusa. Il pugliese avrebbe telefonato al parroco fingendosi di essere un diacono. «Padre, ho avuto un brutto incidente all’estero, mi servono soldi per riparare l’auto». La prima tranche di soldi versata tramite bonifico: 550 euro. Nei giorni successivi sarebbero scattate ulteriori trappole con relative richieste di denaro per un ammontare complessivo di circa 11mila euro.
A un certo punto la truffa era stata smascherata perché don Squartini si era interfacciato al telefono con il diacono, quello vero. Da lì erano entrati in gioco i carabinieri della Tenenza. Che, attraverso l’acquisizione dei tabulati telefonici, i movimenti della carta di credito e le testimonianze degli addetti a una sola giochi di Civitanova, i quali non avevano potuto fare a meno di notare quel giocatore che in pochi giorni aveva prosciugato circa 9mila euro alle macchinette. Il pugliese è difeso dall’avvocato Domenico Biasco.
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