Ruggero Pertile fenomeno nella Maratona
L'italiano quarto tra i migliori del mondo

Ruggero Pertile fenomeno nella Maratona L'italiano quarto tra i migliori del mondo
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Sabato 22 Agosto 2015, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 15:54
PECHINO - Ghirmay Gebreslassie ha vinto a sorpresa la medaglia d'oro nella maratona ai campionati del mondo di Pechino. Il 19enne eritreo si è imposto in 2h12'27'', precedendo l'etiope Yemane Tsegay (2h13'07'') e l'ugandese Solomon Mutai (2h13'29'').



Tra gli azzurri quarto posto per il 41enne Ruggero Pertile (2h14'22'') , mentre il campione europeo in carica Daniele Meucci (2h14'53''), ha chiuso in ottava posizione. Per i due azzurri, un piazzamento di spessore, ottenuto in una corsa che vedeva al via i più forti specialisti del mondo. Sesto posto per il campione olimpico e mondiale in carica, l'ugandese Stephen Rotich, ritirate le superstar keniane Dennis Kimetto e Wilson Kipsang.



Prova da protagonista soprattutto per Pertile, impegnato fin dalle prime fasi a tenere costante il ritmo (1h06'55''a metà) e a lungo 'pacemaker' d'eccezione per il compagno Meucci. Quando poi la corsa è entrata nella fase decisiva, entrambi hanno saputo reagire ai momenti di crisi, risalendo posizioni nel finale, condizionato anche dalla temperatura superiore ai 30 gradi.



Dopo l'argento di Valeria Straneo agli scorsi mondiali di Mosca 2013 (anche in quel caso, con un'altra azzurra tra le otto, Emma Quaglia sesta), le due medaglie (oro Meucci, argento ancora alla Straneo) agli Europei di Zurigo dello scorso anno, è la conferma della grande vitalità della maratona azzurra. Segnale importante in chiave olimpica, quando mancano appena dodici mesi ai Giochi di Rio 2016.



Ruggero Pertile racconta con emozione il quarto posto: «È il miglior risultato di tutta la mia carriera ma non ne sono ancora del tutto felice.
Mi dispiace per la medaglia perchè non era troppo lontana ed io ci ho creduto dal primo metro dopo la partenza. Ho fatto una gara regolare, conoscendo bene i cambi di ritmo tipici degli africani, anche se qui ho visto i big abbastanza in difficoltà, sudavano tantissimo. È stata la maratona che avevo in mente aggiunge Pertile - Rio nel 2016 sarà una gara difficile come questa. Ogni maratona è una storia che bisogna saper leggere. L'età conta, ma si vince e si arriva in fondo con la testa e le motivazioni».
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