Lega Pro, girone tostissimo: con Perugia, Spal, Pescara e Cesena sembra una B2. E poi la c'è la Juve Next Gen

Lega Pro, girone tostissimo: con Perugia, Spal, Pescara e Cesena sembra una B2. E poi la c'è la Juve Next Gen
Lega Pro, girone tostissimo: con Perugia, Spal, Pescara e Cesena sembra una B2. E poi la c'è la Juve Next Gen
di Ferdinando Vicini
3 Minuti di Lettura
Sabato 5 Agosto 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:00

ANCONA L’ennesima estate torrida del calcio italiano ha ridisegnato l’organico dei tre gironi della serie C. L’ultima sentenza del Tar nel riammettere il Lecco ha appena rispedito il Perugia in terza serie.


Il Girone B 


Al momento, salvo eventuali ulteriori ribaltoni con l’ultimo grado di giudizio del Consiglio di Stato, l’organico del raggruppamento centrale formato sulla base di un criterio geografico orizzontale dovrebbe essere il seguente. Sono 13 le formazioni veterane dello stesso girone: Ancona, Carrarese, Cesena, Entella, Fermana, Gubbio, Lucchese, Olbia, Pontedera, Recanatese, Rimini, Torres, Vis Pesaro. A queste si aggiungono 7 squadre “nuove”: 3 neo promosse Arezzo, Pineto e Sestri Levante più le 2 retrocesse Perugia e Spal, più il Pescara risalito dal girone meridionale e la Juventus Next Gen.

 In pratica il rinnovamento dell’organico rispetto allo scorso anno vale il 33,33% delle formazioni partecipanti. Non poco. Con la conseguenza che fatte salve alcune certezze di base, ci sarà ampio spazio per un rimescolamento dei valori. La campagna acquisti ha superato da poco il giro di boa, come è noto molto avviene negli ultimi giorni di mercato. Ma certo già adesso il girone B della Lega Pro sembra quasi una B2.
Le favorite 
Fatta questa ineludibile e logica premessa, uno sguardo ai valori in campo fotografati in questi primi giorni di agosto sembra confermare il Cesena nel ruolo di prima favorita in ottica promozione.

Significativo l’innesto di elementi come Piacentini, Donnarumma, Pierozzi e la conferma in panchina di un tecnico esperto e vincente come Mimmo Toscano. Alle spalle del Cesena sembra delinearsi un gruppo di compagini che sia per blasone che per investimenti possono puntare al ruolo di prime antagoniste della favorita. La retrocessa Spal con Mimmo Di Carlo in panchina e il Pescara di Zeman, ma anche l’Entella che non lesina energie per puntare al ritorno in cadetteria.


La fascia media


Un nutrito gruppo di società occupa la fascia intermedia del campionato. Club con ambizioni e filosofie diverse, qualcuno più strutturato altri meno. Gubbio e Carrarese si lasciano preferire per impianto di gioco, acquisti operati sin qui, allenatori. Il Gubbio ha inserito uno come Di Massimo pur avendo perso Arena, la Carrarrese ha visto partire Energe ma si è rinforzata con gente come Coppolaro, Illanes, Raimo, Simeri. Insomma, realtà solide. Mentre l’altra retrocessa Perugia è ancora coinvolta nelle diatribe interne, fra contestazioni al presidente Santopadre e ricorsi. Appena dietro appaiono le altre squadre di medio calibro come Arezzo, Rimini, Juventus Next Gen e una Recanatese che sta migliorando il gruppo che ha conseguito una brillante salvezza.


E l’Ancona? 


Scelte coraggiose sin qui. Un allenatore innovativo, preparato, ambizioso come Marco Donadel. Tanti giovani “millennials”, età media e monte ingaggi abbassati. Qualche scommessa insieme alle certezze della passata stagione. Micciola sta disegnando un mix intrigante, ma il giudizio non può che restare sospeso. L’impressione è che con un paio di innesti di prima fascia l’Ancona possa scalare molte posizioni e ambire al ruolo di outsider. Altrimenti se la giocherebbe con le altre della fascia media, alle spalle delle favorite.
 

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