Ancona, secondo esonero per Colavitto: oggi il nome del successore. Boscaglia favorito su Venturato. Ma occhio a Foschi

Ancona, secondo esonero per Colavitto: oggi il nome del successore. Boscaglia favorito su Venturato. Ma occhio a Foschi
Ancona, secondo esonero per Colavitto: oggi il nome del successore. Boscaglia favorito su Venturato. Ma occhio a Foschi
di Peppe Gallozzi
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Lunedì 25 Marzo 2024, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 12:47

ANCONA Gianluca Colavitto non è più l’allenatore dell’Ancona. Con lui saltano anche i collaboratori Marco Noviello e Michele De Feudis (il ds Francesco Micciola è dimissionario da sabato sera). Le decisione, comunicata al telefono di domenica pomeriggio ma scontata, è maturata ieri mattina - summit dirigenziale via web alla presenza del presidente Tony Tiong - all’indomani della rovinosa sconfitta di Recanati corredata da due espulsioni, dalla pesante contestazione dei tifosi dorici (al Tubaldi e al ritorno del pullman al Del Conero in tarda serata) e da una serie di altri scarabocchi forniti dal tecnico di Pozzuoli. Compresa la surreale conferenza post-gara dove si è cercato anche di fornire l’alibi delle decisioni arbitrali e degli episodi. 

Le macchie finali

Colavitto lascia l’Ancona al quintultimo posto in classifica - piena zona playout - ma, soprattutto, la lascia con una serie di interrogativi (per non dire provocazioni) che gettano più di un’ombra sulla sua gestione delle ultime settimane.

Ne citiamo tre, potrebbero essere di più, a campione: la titolarità dell’esordiente Radicchio a Perugia autore di due falli da rigore che indirizzeranno, in maniera irrimediabile, la partita in favore degli umbri; la sostituzione del simbolo Spagnoli, al Tubaldi, con mezzora ancora da giocare in evidente segno di resa all’interno di una gara da “vita o morte”; le panchine di Paolucci e Martina, sempre contro la Recanatese, per presunti motivi fisici poi fatti entrare a cinque minuti dal termine. Quasi a sfregio dei presenti e degli addetti ai lavori che, già alla vigilia, avevano sollevato diverse perplessità sulle loro esclusioni (insieme a quella di Pasini).

Numeri eloquenti 

E’ durata esattamente cinque mesi la seconda avventura di Colavitto (dopo il precedente esonero dello scorso torneo) sulla panchina dell’Ancona. Richiamato il 23 ottobre 2023 - essendo già sotto contratto fino al 30 giugno 2024 - per sostituire l’esonerato Donadel, ha conquistato 25 punti in ventiquattro partite (1.04 la sua media punti, di pochissimo superiore a quella di 1.00 del suo predecessore, che aveva raccolto 9 punti nelle prime nove gare stagionali). Un trend da playout, senza alternative. 6 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte, 27 gol fatti e 34 subiti per una differenza reti di -7.

Il terzo allenatore

Bocciati sia il ritorno di Donadel sia la pista interna (coppia Bilò-Tumiatti fino al termine della stagione), la società metterà sotto contratto un terzo allenatore. La decisione, presa dalle varie anime che compongono la dirigenza, dovrà essere avallata da Tiong. Magari anche grazie alle referenze di un suo amico e consigliere di fiducia: quel Massimo Ficcadenti, sangiorgese di nascita, ex Verona, Reggina, Cagliari, Piacenza e Cesena notoriamente vicino al presidente. 

Più Boscaglia di Venturato 

La scelta del successore è attesa per la giornata di oggi, forse proprio per la mattinata. In via Schiavoni, nonostante la domenica festiva, le telefonate si sono susseguite. Al momento il favorito sarebbe Roberto Boscaglia, siciliano di Gela classe 1968, con un passato tra Palermo, Entella, Brescia e soprattutto Trapani (in molti lo ricorderanno in Coppa Italia, a San Siro, contro l’Inter nel 2013). L’alternativa è rappresentata dall’ex Cittadella e Spal Roberto Venturato (‘63) con cui ha lavorato anche Andrea Bruniera. 

Ma occhio a Foschi 

Occhio, tuttavia, anche a Luciano Foschi (esonerato ma ancora sotto contratto con il Lecco) che ad Ancona verrebbe di corsa per finire quel lavoro “mai iniziato” nel 2004 prima del fallimento post-Serie A. Se non dovesse esserci ufficialità del nuovo mister - Boscaglia, Venturato e Foschi sono stati tutti contattati dal club - prima delle 13.30, l’allenamento odierno (perlopiù di scarico) sarà diretto dal preparatore atletico Alberto Virgili. Sempre nella giornata di ieri, si sarebbe registrato anche un timido sondaggio per l’esperto Bisoli, senza riscontri oggettivi. Destinata a rimanere solo suggestione la candidatura quasi spontanea dell’ex biancorosso Fabio Brini (‘57).

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