«Adesso vado a mangiarmi un hamburger grosso così, devo assolutamente staccare mentalmente, perché lo sforzo è stato enorme soprattutto da quel punto di vista. Anche a casa avrò bisogno di un po’ di stacco, anche perché dobbiamo curare questo dolore che non vuole andarsene, ma poi riprenderò, perché la stagione è ancora lunga, ci sono i Campionati Europei e la finale di Diamond League e vorrei provare a fare bene».
Gimbo Tamberi si dice orgoglioso.
«Di quello che sono riuscito a fare nelle condizioni in cui ero.
Ma la cosa più bella Tamberi la dice a chi gli chiede qualcosa sul futuro e sul Mondiale stregato (anche se il quarto posto di ieri è il suo piazzamento migliore): «Sì, pensavo di poter puntare all’oro, ma poi sono emersi dei problemi e le cose sono andare diversamente, ma l’anno prossimo a Budapest potrò presentarmi completamente a posto, e allora per l’oro ci sarò anche io». E con questo allungamento di orizzonte, finora mai ammesso espressamente da Tamberi, il campione di Tokyo ha dimostrato di avere ancora voglia e fame di competere e di vincere. Tra l’altro la rassegna iridata in Ungheria capita dopo solo un anno quella di Eugene, che doveva svolgersi nel 2021 ma era slittata per il Covid.
La pandemia, che ha portato all’annullamento di un intero anno, sta causando ora la compressione degli eventi successivi, con i Mondiali di Budapest e le Olimpiadi di Parigi che sono di fatto già incombenti e la voglia di riscatto Gimbo potrebbe usarla come propellente per allungarsi la carriera, come ha testimoniato anche il suo primo tweet postmondiale, pubblicato ieri nel pomeriggio italiano. Prima di ripartire di slancio però ci sarà da risolvere anche il dilemma del coach, cosa che poterebbe non avvenire in tempi brevissimi. «E prima devo anche pensare a rimettermi in sesto - ha detto Gimbo - perché iIl dolore al nervo del retto femorale della gamba di stacco si è fatto sentire anche in questa occasione e non posso continuare ad andare avanti ad antidolorifici».