Colavitto vota Ancona: «Pronti a recitare un ruolo importante». Ma la rosa è da puntellare

Colavitto vota Ancona: «Pronti a recitare un ruolo importante». Ma la rosa è da puntellare
Colavitto vota Ancona: «Pronti a recitare un ruolo importante». Ma la rosa è da puntellare
di Daniele Tittarelli
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Martedì 26 Luglio 2022, 07:20

ANCONA -  «La mia ambizione è quella di vincere il maggior numero di partite possibile e di portare l’Ancona in alto. La stagione presenta tante difficoltà, ma sono sereno e fiducioso che reciteremo un ruolo importante. Lo dobbiamo alla tifoseria, che ci trasmette sempre calore, e soprattutto al nuovo proprietario Tiong che abbiamo il dovere di coinvolgere e di farlo innamorare sempre più di questa piazza».

Le responsabilità e le aspettative elevate dell’ambiente non spaventano Gianluca Colavitto, carico a mille per la seconda avventura in biancorosso iniziata con il raduno di ieri mattina presso il Comitato Regionale della Figc, in via Schiavoni. Prima della partenza in pullman per il ritiro di Cascia, dove i dorici hanno sostenuto nel pomeriggio il primo allenamento e rimarranno fino al 13 agosto, il tecnico ha tenuto una conferenza stampa parlando del lavoro che lo attende per amalgamare un gruppo nuovo di zecca ed esprimendo soddisfazione per le operazioni finora perfezionate sul mercato. «Abbiamo fatto scelte mirate - ha aggiunto il timoniere - guardando sia il lato tecnico che l’aspetto motivazionale. Sono contento dell’operato della società che mi ha messo a disposizione un gruppo competitivo e funzionale al mio modo d’intendere il calcio. Ci sono tutte le prerogative per far bene: tocca a noi ottenere risultati attraverso il lavoro e il sacrificio». 


Rosa da puntellare 
Manca ancora qualcosa, ma Colavitto è sicuro che entro l’inizio del campionato, fissato per il weekend del 27 e 28 agosto, avrà una squadra completa in ogni reparto. «Siamo partiti in ritiro con una settimana di ritardo proprio per dare la possibilità al direttore Micciola di regalarmi un numero ideale di giocatori sul quale iniziare a lavorare. Dovremo inserire almeno un paio di tasselli nei punti giusti, poi saremo pronti per dire la nostra. Mondonico e Paolucci? Li aspettiamo». Come accaduto un anno fa, quando la rivoluzione estiva derivata dalla trasformazione del Matelica in Ancona lo costrinsero a trovare nuovi equilibri, il mister dovrà ricominciare quasi da zero.

Gli unici superstiti sono il portiere Vitali, il difensore Bianconi, il centrocampista D’Eramo e l’attaccante Moretti. «Dispiace non ripartire da un gruppo rodato, ma abbiamo concordato che quella del rinnovamento fosse la direzione migliore. Resettiamo quanto di buono è stato realizzato la scorsa stagione e concentriamoci sul futuro. Porterò per sempre nel cuore tutti quelli che sono andati via: se abbiamo ottenuto certi successi, il merito è soprattutto loro. La mia coscienza è apposto. Posso guardare tutti negli occhi perché la chiarezza nei loro confronti non è mai mancata». Trovano una logica anche le cessioni di Rolfini, Faggioli e Sereni che hanno contribuito a suon di gol alle fortune recenti dell’Ancona. «Alla base ci sono motivazioni più profonde delle semplici decisioni tecniche. Ci assumiamo le responsabilità di ciò che abbiamo messo in pratica e auguriamo il meglio a questi tre ragazzi, come agli altri che non indosseranno più il biancorosso». 


Campionato tosto 
A quanti sostengono che il girone B sarà meno competitivo non presentando retrocesse dalla cadetteria, Colavitto risponde così. «Il livello resterà elevato, basti pensare alla presenza di allenatori come Toscano e Braglia, tra i più vincenti della categoria. Affronteremo le insidie con la consapevolezza di avere le armi per superarle e centrare i traguardi che il popolo dorico merita. Basilare sarà l’unità di tutte le componenti, specie nei momenti complicati». Il mix tra elementi affermati e altri in cerca di consacrazione potrebbe rivelarsi esplosivo per la concorrenza. «Abbiamo allestito un gruppo omogeneo - ha terminato Colavitto - scommettendo sulla voglia di rivalsa di chi è reduce da un’annata deludente o retrocessioni brucianti e sul desiderio di mettersi in evidenza di prospetti emergenti. Darò tutto ai ragazzi, ma al tempo stesso loro dovranno attingere dal loro bagaglio di esperienze per dimostrarsi all’altezza di questa piazza». 

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