Sgarbi adotta Villa Buonaccorsi: «Non va ceduta ai privati, la Soprintendenza deve esercitare la prelazione»

Villa Buonaccorsi a Potenza Picena e Vittorio Sgarbi
Villa Buonaccorsi a Potenza Picena e Vittorio Sgarbi
di Lucilla Niccolini
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Giovedì 23 Settembre 2021, 05:45

POTENZA PICENA -  Vittorio Sgarbi “adotta” Villa Buonaccorsi: ha preso a cuore le sorti della monumentale villa, gioiello settecentesco di Potenza Picena. Battuta all’asta, alla fine di luglio è stata aggiudicata a un unico offerente, una società immobiliare di Roma, per 2 milioni 230mila euro. Ma Sgarbi non ci sta: «Un bene culturale di tale rilevanza non può essere ceduto a privati, senza che lo Stato muova un dito per acquisirlo e renderlo alla comunità».

 
La sollecitazione
Sollecitato, nei giorni scorsi a Montecitorio, dal deputato dem Mario Morgoni, per dieci anni sindaco di Potenza Picena, ad attivarsi per assicurare il bene al patrimonio pubblico, Sgarbi non se l’è fatto ripetere due volte.

E dall’alto della sua conoscenza della storia dell’arte, e della macchina organizzativa dello stato, lancia un appello alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Marche perché eserciti il diritto di prelazione. «Basterebbe che la soprintendente, dottoressa Marta Mazza, avanzasse una richiesta al ministro della Cultura, Dario Franceschini, per scongiurare il rischio che Villa Buonaccorsi, un bene vincolato, finisca in mano a interessi puramente speculativi».


Il manufatto
La bellissima Villa Buonaccorsi vanta un impianto risalente al XVIII secolo. Nell’organizzazione del giardino all’italiana è riconoscibile il genio di un illustre botanico del Seicento, il gesuita senese Giovanni Battista Ferrari (1584-1655), ai cui precetti di giardinaggio sembra essersi ispirato chi ha creato questo parco. La vegetazione, sapientemente disposta, dialoga con sculture d’oggetto mitologico, fontane e obelischi, ninfei e giochi d’acqua. Le cinque terrazze digradanti, appoggiate al fianco di una collina, attraversate da siepi, peschiere e aiuole, potrebbero tornare a ospitare eventi pubblici, e riempire di meraviglia visitatori di tutte le età.


La trasformazione
«Pur sotto il controllo della Soprintendenza – fa notare l’onorevole Mario Morgoni – è impensabile che questo luogo, che costituisce l’attrattiva principale del Comune di cui sono stato sindaco, sia privatizzato, magari per essere trasformato in un resort di lusso. La cittadinanza ha espresso la volontà di non rinunciare a un luogo, icona storica del territorio, cui è legata da secoli di tradizione. La villa e il suo giardino, tornando in mano pubblica, potrebbero diventare punta di diamante dell’offerta turistica di Potenza Picena».


La sospensiva
Per il suo interesse artistico e storico, per legge, la vendita della villa è sottoposta a condizione sospensiva fino a gennaio 2022, da sciogliersi – recita la legge - “solo a seguito della mancata prelazione della Soprintendenza o di altro ente pubblico interessato”. «Poiché pare che il ministro Franceschini – continua Morgoni – non sia indifferente alla questione, ora è importante, e urgente, che chi tutela e sovrintende al patrimonio marchigiano gli avanzi la richiesta di acquisire il bene».


Le possibilità
Tra le misure del Pnrr relative alla Cultura, spiccano gli “Interventi per la rigenerazione di parchi e giardini storici italiani, creando le condizioni per la loro manutenzione, gestione e fruizione sostenibili”. E dunque, quale migliore occasione per inserire Villa Buonaccorsi e il suo parco nel programma?

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