I Sibillini e le loro leggende al centro degli spettacoli proposti dall’associazione “Ho un’idea” nell'Ascolano e nel Fermano

I Sibillini e le loro leggende al centro degli spettacoli proposti dall’associazione “Ho un’idea” nell'Ascolano e nel Fermano
I Sibillini e le loro leggende al centro degli spettacoli proposti dall’associazione “Ho un’idea” nell'Ascolano e nel Fermano
di Chiara Morini
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Martedì 29 Agosto 2023, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 12:36

PORTO SAN GIORGIO - Nove Comuni, tre progetti con altrettanti spettacoli e direttori artistici, due province e un soggetto che si è classificato tra i primi 10 posti nel bando regionale di Marchestorie. Dal primo al 17 settembre l’associazione “Ho un’idea” di Lapedona propone, tra l’Ascolano e il Fermano, alcuni eventi del festival regionale. L'iniativa è stata presentata a Porto San Giorgio.

 
I progetti


“Ho un’idea” con “Il Guerin Meschino e la Sibilla” ha conquistato il primo posto per la rete formata dai tre Comuni di Montemonaco (capofila, dall’1 al 3), Montefortino (dall’8 al 10) e Montegallo (dal 15 al 17), per la direzione artistica di Mirco Abbruzzetti. Al centro dello spettacolo “La favolosa storia del Guerin Meschino”, con Mirco Abbruzzetti, ispirato ai romanzi quattrocenteschi di Andrea De Barberino e Antoine de La Sale, che narrano le avventure del giovane e del viaggio che lo porterà, dopo prove di coraggio e disavventure varie, nell’antro della regina Sibilla. Ecco dunque il legame con il territorio, con gli anziani del posto che, nei loro racconti, tramandano la leggenda della Sibilla.

Le leggende dei Sibillini saranno protagoniste anche degli altri eventi con musica, food, mostre e cene a tema. Al centro degli eventi minori c’è il progetto (classificatosi quarto) dal titolo “Il romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre”. Vede coinvolti i Comuni di Montedinove (dall’1 al 3), Rotella (dall’8 al 10), Amandola (capofila, dal 15 al 17). Qui lo spettacolo principale ha il titolo “E sul sagrato corrono liberi”, per la regia di Gabriele Claretti, che è anche direttore artistico.

Si tratta della storia d’amore di Luigi e Teresa che nel 1944 vissero nello scenario della seconda guerra mondiale e della Resistenza. «Sono partito – spiega Claretti – dalla Resistenza, la macrostoria, intrecciandola con la microstoria dei due innamorati».


I monaci farfensi


Il terzo e ultimo progetto si svolgerà dal 15 al 17 settembre, con la direzione artistica di Elena Cupidio. “I farfensi tra signorotti e poveri uomini”, questo il titolo, vedrà al centro di tutto lo spettacolo “Meglio ora che labora”, rappresentato il 15 settembre a Ortezzano, il 16 a Montottone, il 17 a Monte Vidon Combatte (capofila). La storia è quella di due monaci farfensi che secoli addietro si stabilirono nelle Marche espandendo il proprio dominio sui territori della Marca Fermana. In questo caso, essendo tutto concentrato su un solo weekend, ciascuno dei tre borghi curerà gli eventi minori secondo le proprie preferenze. 


Abbruzzetti, che è anche vice presidente di “Ho un’idea”, spiega come è nata la partecipazione ai bandi. «Siamo partiti presto – dice – abbiamo contattato i Comuni per proporre queste direzioni artistiche, mentre lo scorso anno erano i Comuni che ci avevano chiamato, solo per curare la produzione di spettacoli. D’ora in avanti lavoreremo in questo modo, collaboreremo così con gli enti locali per promuovere le storie e gli eventi». 

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