«Pop, barocco e tecnologie» Pietro di Egidio è il nuovo direttore del Conservatorio Pergolesi di Fermo

«Pop, barocco e tecnologie» Pietro di Egidio è il nuovo direttore del Conservatorio Pergolesi di Fermo
«Pop, barocco e tecnologie» Pietro di Egidio è il nuovo direttore del Conservatorio Pergolesi di Fermo
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Novembre 2023, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 17:30

FERMO A venti giorni dall'insediamento come direttore del Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo, il maestro Piero Di Egidio è già al lavoro a pieno ritmo. Docente, pianista, Di Egidio, abruzzese, da oggi sarà in pianta stabile a Fermo, come aveva annunciato lo scorso mese, dopo la sua elezione a direttore.

LEGGI ANCHESi suona per Santa Cecilia: il cartellone di Conservatorio, Ente Concerti, Pesaro Musei ha uno sguardo sulla danza

L'attività

Al momento ha premuto il tasto pausa sulla sua attività di pianista, come dice lui stesso: «Dovevo fare un concerto lo scorso 12 novembre, ma ho rinunciato e contestualmente fissato una nuova data a gennaio. Qui in Conservatorio ci sono da recuperare i tre mesi di vacatio nella direzione, quelli più cruciali, con settembre e ottobre che sono importanti per l'organizzazione, con circa un quarto dei docenti precari». Tre mesi di vacatio perché, benché sia stato eletto ad ottobre, la nomina ministeriale, e quindi il relativo incarico, è partita il 1 di novembre. Il Pergolesi a Fermo è uno dei due conservatori delle Marche, punto nevralgico per la musica marchigiana nel sud della regione e non solo. «Il Conservatorio di Pesaro osserva il direttore Di Egidio molto prestigioso, guarda verso nord, anche fino alla Romagna. Quello di Fermo è strategico e ha anche una grande missione culturale da svolgere». Ha già le idee chiare sul da farsi, ma ci sono gli organi istituzionali del Conservatorio da coinvolgere. «Dopo il consiglio accademico spiega ne parlerò anche con il collegio docenti. Ci sono molte strade musicali che si possono percorrere, è una questione di scelte». Scelte per caratterizzare l'istituzione nella formazione musicale ovviamente. «Non intendo negare né far venir meno l'istituzionale prosegue Di Egidio pianoforte, violino e tutte le altre discipline restano, ma ci si può caratterizzare, o meglio capire quale vocazione darsi.

Intendo dire dedicarsi al pop o al barocco, anche alle nuove tecnologie».

Le strade

Con l'esempio del Conservatorio di Cesena, caratterizzato per la musica barocca, o a quello dell'Aquila, che si caratterizza per l'insegnamento di composizione musicale per le immagini o per i film. Questo intende per vocazione, ovvero decidere se «aprire o meno al pop rock, i numeri si fanno con questo genere, ma servono luoghi e strutture e potrebbe, al momento essere difficile. Tra le nuove prospettive di formazione, poi, ci sono anche degli ibridi con l'Accademia delle belle arti, per il light design, il music design, la multimedialità, i tecnici audio e luci. È questo al momento il settore più in sviluppo». Del resto sono figure, queste, che tra concerti e spettacoli oggi non mancano mai. Multimedialità compresa, si vedano ad esempio le scenografie sempre più spesso digitali e fatte di luci come ha fatto anche Max Pezzali nel suo ultimo tour.

La musica

Se si parte o meno con il pop, molto richiesto, il direttore Di Egidio sottolinea che lo si deve «fare con tutte le discipline, nessuna esclusa. E il futuro è anche l'intelligenza artificiale, che hanno solo a Livorno. Forse si rischia di perdere qualità, ma comunque il futuro per la musica è buono, visto che i giovani, anche se sono in numero minore di 30 anni fa, se vengono al Conservatorio fanno solo quello». Aspettando l'apertura ufficiale dell'anno accademico. Il concerto inaugurale, come da tradizione, si svolgerà al teatro dell'Aquila di Fermo. Il 14 gennaio 2024, data scelta per quest'anno, in collaborazione con la fondazione Rete lirica delle Marche, ci sarà un concerto lirico sinfonico, che coinvolgerà l'orchestra e la big band jazz dell'istituzione, composte dai migliori allievi e da voci soliste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA