Il Festival Barocco delle Marche debutta a Jesi con il concerto “Nel Salone dei Palazzi”, grande attesa per il soprano Anastasia Petrova

Il soprano Anastasia Petrova
Il soprano ​Anastasia Petrova
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Giovedì 16 Settembre 2021, 19:40

JESI - Il Festival Barocco delle Marche, prodotto dalla Fondazione Lanari in collaborazione con la Regione e vari Comuni del territorio regionale per la direzione di Gianni Gualdoni, porta il pubblico alla scoperta e valorizzazione dell’immenso inestimabile patrimonio, storico e culturale, costituito dai ricchi Fondi musicali privati custoditi nelle Marche.

Con il titolo emblematico “Nel Salone dei Palazzi”, il concerto proposto riveste grande importanza sia per la bellezza delle musiche in programma che per la loro rilevanza musicologica, in quanto inediti di provenienza marchigiana, e in quanto offerti in prima esecuzione in epoca moderna.
Il debutto è a Jesi oggi, 16 settembre, alle ore 21 a Palazzo Pianetti Tesei (ingresso 10 euro), seguirà sabato 18 settembre a Macerata che aprirà le porte dell’altrettanto straordinario Palazzo Buonaccorsi (posti già esauriti), mentre domenica 19 se ne terrà una replica a Cingoli nello scrigno d’arte settecentesca che è la chiesa di Santo Spirito, oggi trasformata in elegante auditorium (ingresso libero). Nel mondo musicale barocco la voce è protagonista a teatro, in chiesa, ma anche nella cantata: forma in genere d’uso privato nei palazzi delle casate più raffinate. Nelle Marche, tra altre, quelle dei Compagnoni Marefoschi di Macerata e dei Pianetti di Jesi: ed è proprio dai loro ricchi Fondi musicali – oggi custoditi dalle Biblioteche pubbliche delle rispettive città - che vengono alcune delle partiture in esecuzione al concerto, in prima moderna. Sono brani di autore anonimo che vanno dal primo ‘600 a inizio ‘700. A integrare gli inediti proposti, di cui non sono noti gli autori, anche cantate e sonate di Pergolesi e del veneziano Albinoni del quale ricorre il 350esimo dalla nascita. Si inizia con la Sonata in Sol maggiore per violino di Pergolesi, a cui segue del medesimo la cantata per soprano e basso continuo “Dalsigre, ahi mia Dalsigre”, virtuosistica ed elegante come sa esserlo la scrittura del “Cigno di Jesi”, già intrisa di atmosfere e sensibilità post-barocche di chiaro sapore arcadico.
L’ambito degli inediti si apre con un manoscritto proveniente dal Fondo musicale Pianetti di Jesi: una suite di “Arie e Danze” per violino che risale alla prima metà del ‘600. Sempre dal fondo jesino, segue “Qual languido accento”, delicata e raffinata cantata per soprano. Dopo il primo tuffo tra gli inediti, due brani di Albinoni: la Sonata Op. 4 n° 1 in Re minore per violino e “Il bel ciglio d’Irene”. Chiude la serata un manoscritto inedito e anch’esso anonimo dal Fondo musicale Compagnoni Marefoschi di Macerata, la cantata per soprano, violino e basso continuo “Appiè d’ameno colle”, di modi e sensibilità che riportano allo stile galante del primo ‘700.
Interprete d’eccellenza del concerto è l’Ensemble dell’Orchestra Barocca delle Marche, che vede nell’occasione Riccardo Bottegal al violino e Antonio Coloccia al violoncello, con la voce di soprano della giovane “virtuosa” Anastasia Petrova, concertati al clavicembalo da Willem Peerik.

Ingresso con prenotazione obbligatoria in tutte le serate. Info: 3388388746; info@fondazionelanari.it.

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