Nuova avventura per l’associazione fabrianese Lokendil, organizzatrice della convention Fabcon, invitata a Torino dalla scuola Holden per presentare una sessione di giochi di ruolo dal vivo. L’evento è previsto sabato, 27 gennaio, e porterà nella città sabauda le esperienze di gioco e narrazione sviluppate nel corso dell’esperienza trentennale di un’associazione che è riuscita a creare legami e percorsi narrativi che sono riusciti ad andare oltre il mero gioco di ruolo.
L’antica Grecia
“Cavalcare la Tempesta” è un gioco di ruolo dal vivo (chiamato anche Larp, dall’inglese live action role-playing) di ambientazione mitologica, ispirato alle leggende dell'antica Grecia. Privati di tutti i ricordi, i giocatori nei panni dei Daimon dovranno affrontare un viaggio pericoloso e affascinante, alla ricerca della loro origine e del loro destino nel cuore della tempesta. La scuola Holden è una scuola di storytelling, fondata nel 1994 a Torino da Alessandro Baricco, preside e insegnante della scuola, Antonella Parigi, Dalia Oggero, Marco San Pietro e Alberto Jona. Nasce dall'idea di creare una scuola dove si potessero formare dei narratori, scuola che in Italia ancora non esisteva. Il nome è ispirato al romanzo di J.D. Salinger “Il giovane Holden”, il cui protagonista è un ragazzo che odia la scuola. Da questo modello fu ricavata l'idea di creare un luogo dove tutti potessero trovare la loro strada nel campo della scrittura. «La Scuola Holden, la scuola per scrittori e creativi di Alessandro Baricco, ci ha chiesto di organizzare un LARP, un gioco di ruolo dal vivo, per la giornata di orientamento del loro Master in Scrittura Creativa. “Daimon”, Master biennale in tecniche della narrazione, è un percorso fuori da ogni schema.
L’importanza mediatica
«Oggi il gioco di ruolo ha assunto un’importanza mediatica e culturale mai vista prima, grazie all’esposizione dovuta ad opere di ampio respiro come The Big Bang Theory e Stranger Things in particolare, che hanno dato ai giochi di ruolo una platea tutta nuova, ma il nostro percorso parte da lontano visto che come associazione siamo nati nel 1994 – conclude Mangano - il gioco di ruolo permette di raccontare qualsiasi tipo di storia, anche di attualità sociale e politica, attraverso il filtro della fiction che permette ai giocatori di immedesimarsi con più facilità».