Le note della gioventù al concerto inaugurale del Conservatorio Pergolesi di Fermo

Le note della gioventù al concerto inaugurale del Conservatorio Pergolesi di Fermo
Le note della gioventù al concerto inaugurale del Conservatorio Pergolesi di Fermo
di Chiara Morini
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 07:00

FERMO - Ci sarà anche Mendelssohn tra le composizioni musicali eseguite nel concerto inaugurale dell’anno accademico del Conservatorio Pergolesi di Fermo. L’evento è in programma alle 18,30 di oggi, al teatro dell’Aquila di Fermo organizzato dall’istituzione formativa in collaborazione con la Rete lirica delle Marche e il Comune (10 euro intero, 5 ridotto, gratuito per studenti e docenti conservatorio, info 07342284295). 

 
I protagonisti

Il concerto vedrà protagonisti i solisti e l’orchestra del Conservatorio, diretti da Daniele Agiman, direttore artistico e principale dell’Orchestra Rossini di Pesaro, e la Pergolesi Big Band diretta da Mauro De Federicis. Un programma che spazierà dalla classica alla jazz. Si comincia con quest’ultima, un omaggio a Charles Mingus, uno dei Maestri che hanno contribuito a scrivere la storia della musica jazz. «Un tributo – spiega De Federicis – che abbiamo sentito di fare. Lo scorso anno ricorrevano i 100 anni dalla nascita del grande contrabbassista e compositore statunitense. Partiremo da Canon, con un inizio solenne che lascerà spazio alle improvvisazioni, poi eseguiremo Mr Jelly Roll, Jump Monk, brano bop a cui ho voluto dare un ritmo latino. Una modulazione improvvisa nel finale chiuderà Mingus Legacy».

Ad aprire il programma jazz saranno anche le sonorità brasiliane, in brani come Falando de amor, Eu sei que vou te amar e So dan C o ancora samba di Jobin. L’omaggio qui è a Gal Costa, a una delle più importanti cantanti del genere, scomparsa non molto tempo fa. Ancora studenti protagonisti con la parte lirico–sinfonica. Per la lirica in particolare due allieve canteranno un brano ciascuno e potranno confrontarsi con l’orchestra e due colleghi professionisti segnalati dalla Rete Lirica delle Marche. Le due soprano del conservatorio sono Margherita Hibel (“Sul fil d’un soffio esteso” dal Falstaff) e Gloriela Villalobos Torres (“Io son l’umile ancella” dall’Adriana Lecouvreour).

Cantati anche “Ella giammai m’amò” dal Don Carlo (baritono Andrea Concetti) e “Ah forse è lui” da La traviata (soprano Karen Gardeazabal). L’orchestra e i solisti del conservatorio, diretti da Agiman, eseguiranno la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy.


I commenti 


«L’apertura – commenta Agiman – del conservatorio al jazz e alla lirica è ottima per la didattica. Qui a Fermo ci si prepara bene per la lirica e qui ho visto i docenti fare anche i tutor, gli allievi vivono un’esperienza formativa». La musica è la lingua che fa dialogare il Pergolesi di Fermo con tutta la comunità fermana e quella artistica. «Il concerto di inizio anno – commenta il direttore del conservatorio Nicola Verzina – è da sempre un punto di incontro. Un modo per far conoscere il nostro amore per la musica». Il presidente del Pergolesi Igor Giostra ricorda poi l’importanza del concerto: «Un’occasione per far conoscere l’alto profilo del Conservatorio».

La collaborazione tra il Pergolesi e la Rete lirica delle Marche finora ha permesso a quattro studenti di lavorare. «Siamo nei teatri di Fermo, Fano e Ascoli», ricorda Luca Marziali presente per la Rete lirica. «I nostri allievi – dice la docente Cesarina Compagnoni – riescono a confrontarsi con il mondo del lavoro. Quattro nostri studenti, maestri pianisti, hanno lavorato nella Rete Lirica delle Marche». Sono Emma Principi, la prima ad esibirsi con i professionisti, oggi già diplomata, poi Irene Filiaggi, Matteo Giorgetti e Chiara Vallati. «Positivo – chiude l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei – il coinvolgimento di giovani e comunità».


 

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