Nuovo scalone d’ingresso, però il Pedrotti resta out. Servono interventi, inutilizzabile per Pesaro 2024

Il Pedrotti
Il Pedrotti
di Miléna Bonaparte
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Domenica 2 Luglio 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 12:12

PESARO - All’auditorium Pedrotti di palazzo Olivieri, sede del conservatorio Rossini, si potrà accedere da un nuovo scalone d’ingresso, quasi pronto. Sono alle ultime battute i lavori di restauro del Comune, finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale per circa 350 mila euro, che termineranno a fine agosto. «È stata abbattuta la scalinata esterna precedente e si sta completando quella nuova - spiega lo staff delle Grandi opere -. Ma il Pedrotti non potrà subito riaprire perché servono altri lavori relativi agli impianti di raffreddamento-riscaldamento e macchinari molto costosi che non sono compresi nell’appalto». 


2024 incerto


Quindi sarà molto difficile che la sala da concerto, che vanta un’ottima acustica e 500 posti, sia disponibile per Pesaro 2024 Capitale della cultura, che sembrerebbe carente di location dove ospitare gli eventi.

Per ultimare lo scalone, che doveva essere pronto il 29 giugno, il Comune ha concesso una proroga di altri 60 giorni, fino al 28 agosto, perché c’è stato un ritrovamento archeologico che rallenta le operazioni. «Durante lo scavo per la realizzazione della nuova struttura di fondazione della scalinata - precisano i tecnici -, l’archeologo incaricato alla sorveglianza dei lavori ha constatato il rinvenimento di un muro databile, sulla base delle informazioni raccolte, alla prima età moderna. Ne sono stati informati il Comune e la Soprintendenza». 


Le origini


Le origini del manufatto sembrerebbero riferirsi al periodo successivo alla fine del Medioevo. Con età moderna si intendono infatti i tre secoli dal 1492 al 1789. L’amministrazione ha deciso quindi di riconoscere alla Service Agm di Calvello (Potenza), ditta appaltatrice dei lavori il 31 gennaio scorso, un prolungamento del tempo contrattuale per finire la realizzazione delle opere all’ingresso. Il recupero del Pedrotti è partito con il protocollo d’intesa firmato nel 2020 tra la Fondazione Rossini, proprietaria di palazzo Olivieri, e il Comune, Enti che hanno siglato un accordo per la realizzazione dei lavori con parte dei fondi europei Por-Fesr 2014-2020 erogati dalla Regione. 


I costi


La spesa è di 311.583 euro per un totale complessivo di 342.742 euro. «Nell’ambito dell’appalto rientrano anche gli scavi archeologici richiesti dalla Soprintendenza per il rilascio del parere sul progetto definitivo-esecutivo - si precisa -. In seguito al rinvenimento del muro le operazioni sono proseguite secondo le indicazioni impartite dall’archeologo che, nel frattempo, ha provveduto ad avviare la procedura per ottenere l’autorizzazione allo smontaggio del manufatto, in quanto incompatibile con le nuove fondazioni della scala. Permesso che la Soprintendenza ha accordato. 


La richiesta


L’impresa avanzava quindi richiesta di proroga dei lavori. Il Comune ha determinato un arco di 60 giorni e il nuovo termine di ultimazione dell’intervento è pertanto fissato al 28 agosto. Non sono previsti costi aggiuntivi». L’auditorium Pedrotti fa parte dell’ala dell’edificio aggiunto dopo il 1885 al settecentesco palazzo Olivieri, quando questo è diventato sede del conservatorio Rossini. La sala da concerti è nata per volere del maestro Carlo Pedrotti (1817-1893), direttore del liceo musicale, ed è stata inaugurata nel 1892, dieci anni dopo l’inizio dei corsi. Le decorazioni sono state ultimate nel 1907 con l’installazione del grande organo elettrico a tremila canne, sostituito nel 1974 con uno della ditta Tamburini di Crema.


L’architettura


L’auditorium presenta il caratteristico assetto delle sale da concerto tipiche del XIX secolo: pianta rettangolare con balconata sostenuta da sottili pilastri in ghisa, palcoscenico di ridotte dimensioni con organo a fare da fondale, soffitto piano per una perfetta diffusione del suono. 

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