Conservatorio di Fermo, ala fiati off limits dal terremoto. Gli studenti: «Basta con le chiacchiere, fate qualcosa»

Conservatorio di Fermo, ala fiati off limits dal terremoto
Conservatorio di Fermo, ala fiati off limits dal terremoto
di Domenico Ciarrocchi
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Sabato 10 Giugno 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 11:18

FERMO - Torna alla carica la Consulta degli studenti del Conservatorio che contestano la Provincia per i mancati lavori. La rabbia dopo aver saputo che per gli attesi lavori di rifacimento ci sarebbe un ulteriore slittamento di 6 mesi. Per gli studenti il «problema di una macchina burocratica pressoché arcaica e sempre pronta all’imprevisto, sta compromettendo non solo la stabilità di una struttura di un’istituzione di pregio nella regione Marche, ma anche la vita di tutti gli studenti che scelgono con passione e sacrificio di frequentare questo Conservatorio».

 


Il periodo


Per gli studenti «a ridosso della pausa estiva è impensabile l’idea di dover affrontare un nuovo anno accademico senza nemmeno la garanzia di avere delle aule idonee per poter frequentare le lezioni teoriche in presenza.

Come studenti di questo istituto, sentiamo la necessità di unirci a gran voce con il personale docente, il direttore Nicola Verzina, il presidente Igor Giostra e tutto il personale Ata per far luce su un problema che sta diventando sempre più insostenibile per tutte le categorie di studenti che frequentano Fermo: vorremo anche ricordare la ricca presenza dei fuorisede che usufruiscono appieno della città di Fermo e che davanti a questa grande mancanza potrebbero decidere di iscriversi altrove».


Gli enti locali


La Consulta torna a pressare gli enti locali, in primis l’amministrazione provinciale: «Non vogliamo - dicono ancora i ragazzi - comunicati stampa, vogliamo fatti e promesse mantenute. Non possiamo rimanere succubi per sempre di un sistema che schiaccia i più piccoli nel mercato selvaggio degli appalti pubblici. Vogliamo ricordare che l’ala dei fiati è interdetta dal 2016, l’anno del terremoto. La situazione è ormai diventata scandalosa. Viene seriamente messo a rischio il diritto allo studio degli studenti. Per non parlare del problema della sicurezza».

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