FABRIANO - Le burle e lo spirito del Marchese del Grillo tornano a vivere nelle Marche con ben 5 spettacoli della commedia musicale “Il Marchese del Grillo”. Max Giusti vestirà i panni del nobile reso immortale sullo schermo da Alberto Sordi, portando in scena uno spirito diventato unico ed inimitabile. Delle cinque rappresentazioni previste due a Fabriano e tre a Fermo. Oggi e domani doppio evento al Teatro Gentile (ore 21) mentre saranno tre le repliche al Teatro dell’Aquila di Fermo da venerdì a domenica (venerdì e sabato ore 21, domenica alle 17).
La romanità
Un omaggio a Roma e alla romanità, nonché alla tradizione gloriosa della commedia all’italiana che riporta sulla scena e all’affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna, il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato che farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara. Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi e di risate, narra la vicenda ispirata a una figura storica realmente esistita. «Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento di Massimo Romeo Piparo - afferma Max Giusti - e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo, che ama viverlo e che ama scoprirlo. Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo è una sensazione intensa e bellissima, è come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente».
La filosofia di vita
Entusiasta anche il regista Massimo Romeo Piparo: «La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte.
I “Marchesi” di oggi si stanno impegnando nel raccontare questa storia e per farlo hanno voluto celebrare Onofrio con il volto di Sordi attraverso un’opera dell’artista romano Maupal, ora esposta a poca distanza dal palazzo fabrianese a pochissima distanza dell’entrata del Teatro Gentile. C’è poi una targa storica all’interno della cattedrale di San Venanzio e da poco si è conclusa una mostra con documenti inediti e il dipinto che ritrae il vero Onofrio del Grillo.