ANCONA - Un’attrice anconetana premiata in Laguna. Francesca Zavaglia ha ricevuto il Leone d’argento per il doppiaggio all’interno del Gran Premio Internazionale di Venezia.
Una bella soddisfazione, immagino
«Una soddisfazione e un incentivo a fare sempre meglio. I premi in fondo contano poco, conta quello che fai, che ti premino o no è secondario. Però gratificano. Questo in particolare, perché riconosce un lungo percorso di lavoro, parliamo di una trentina d’anni, ho cominciato giovanissima».
Ha iniziato subito con il doppiaggio?
«Con il teatro. Tanto teatro. A Parma dove ho fatto l’Università, e poi a Milano, a Roma. Ho recitato anche con nomi di prestigio: Lando Buzzanca, Cristiana Lionello. Ho fatto tante cose nel mondo dello spettacolo, regia inclusa, non mi sono fermata mai. Il doppiaggio dapprima si è affiancato al teatro e al resto, poi ha preso il sopravvento».
Com’è la vita del doppiatore?
«Avventurosa. Possono anche convocarti all’ultimo momento e senza fornire informazioni. Mi è successo più d’una volta di entrare in studio e scoprire lì cosa avrei dovuto doppiare. Va benissimo così, non avrei mai voluto lavorare alle Poste, non sono tagliata per la routine, il posto fisso».
In questo periodo lavoro ce n’è?
«Sì, non mi lamento.