“Dora pro nobis” con Federica Fracassi e Lamberto Curtoni

L'attrice Federica Fracassi
L'attrice Federica Fracassi
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Giovedì 14 Maggio 2020, 02:15
ANCONA - Scopriremo la dimensione intimistica del web, con “Dora pro nobis”, il reading “per voce e violoncello” che l’Amat lancia su Zoom, dadal 14 al 17 maggio. Il testo, tratto da Concita De Gregorio dal suo libro “Malamore”, è dialogo tenero e straziante tra Dora Marr e Pablo Picasso. Alla fotografa franco-croata, che visse col pittore catalano un amore difficile, dà voce Federica Fracassi.

Ci racconti, Federica, il suo “incontro” con Dora Marr.
«Fu Concita De Gregorio a chiedermi di accompagnarla alla prima Fiera del Libro di Milano, dove leggevail suo testo. Conquistò il pubblico, creando un’atmosfera incantata, sospesa. E decise di affidarmelo, per farne uno spettacolo. Per fare da controcanto alle parole di Dora, la voce di Picasso doveva essere insolita, disumana, da Minotauro, come lui si raffigurò accanto a lei in dipinti e disegni. Ho pensato al violoncello di Lamberto Curtoni, che contrappunta le mie battute con la musica originale da lui composta».

Perché scegliere il violoncello, per dare voce al suo interlocutore, a Picasso?
«Mi è sembrato interessante accostare allo sfogo intimistico di Dora un suono come quello che Lamberto riesce a trarre dal suo strumento: una musica rock, che ha un’energia nervosa, a tratti sarcastica, a volte tenera e suadente».

Avete portato questo spettacolo in piccoli locali e in spazi affollati. Poi, adesso, su una piattaforma digitale. Un bel cambiamento.
«È stato Gilberto a propormi di aprire la sua originale rassegna multimediale, per la natura intimistica di questo testo, che dialogafacilmente col pubblico, pur separato da uno schermo».

Un esperimento. Come affronta la sfida?
«Inevitabile un po’ di ansia, per la qualità di video e audio, e per l’assoluta mancanza di scenografia. Con Lamberto, ho fatto prove di trasmissione, sfruttando i mezzi “casalinghi” di cui disponiamo. Ma confido che il pathos implicito nel testo riesca ad arrivare allo spettatore: il canale, che l’epidemia ci impone, potrebbe fare da amplificatore, da catalizzatore delle emozioni».

Com’è strutturato il testo?
«Concita ha isolato per quadri i momenti differenti di questo corpo-a-corpo tra il pittore, un narcisista, e una donna bella e sicura di sé, fotografa già apprezzata, che a quest’amore ha sacrificato autonomia intellettuale e slancio vitale. Ascoltando le sue parole, ci si chiede come abbia potuto, una donna così forte, lasciarsi prendere nel vortice di un amore perverso, e buttarsi via, fino a rinunciare alla sua stessa passione, perché glielo chiedeva Pablo».

Anche lei vittima di violenza maschile?
«E ancora una volta, un appello di consapevolezza, che lanciamo a noi stesse, vittime, prima ancora che della violenza, dello sguardo dell’altro».

In teatro, le fotografie surrealiste di Dora Marr sarebbero un efficace commento visivo al testo.
«Lo credo anch’io. Ho portato con me da Londra il catalogo della mostra delle sue opere alla Tate Modern, che si è chiusa appena prima della pandemia. Chissà che non trovi il modo di mostrarne qualcuna durante il reading. Sono molto efficaci».
Lucilla Niccolini

Le info
“Dora pro nobis”, dal 14 a domenica 17 maggio, sulla piattaforma Zoom alle 21, inaugura la rassegna online Now/Everywhere, organizzata all’Amat. Durata indicativa, 45 minuti. Prezzo del biglietto, 8 euro. Il giorno dello spettacolo, lo spettatore che ha acquistato il biglietto online sarà contattato tramite email e riceverà il link a Zoom per acceder vi . Si raccomanda la massima puntualità; si consiglia la visione tramite computer e/o tablet, avendo a disposizione una connessione internet stabile. Per ulteriori informazioni, sc r ivere a m.osimani@amatmarche.net o chiamare il 331 8608346 (ore 9-13 e 16-20 e nei giorni di spettacolo fino alle ultime rappresentazioni).
 
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