Olindo Romano, il racconto inedito della strage di Erba: «Raffaella uccisa a sprangate, Rosa ha pensato al bambino. Se lo meritavano...»

di Mario Landi
Sabato 24 Febbraio 2024, 16:09 | 1 Minuto di Lettura

Nessun rimorso per la strage di Erba

Ma Olindo Romano, che ha ammesso di non provare rimorso per l'omicidio plurimo, ha raccontato di aver tentato di colpire Raffaella Castagna, trentenne impiegata part-time, già prima: «L'aspettavamo nel portoncino con la spranga di ferro. Quella sera lì ci è andata bene perché siamo arrivati e c'era la porta aperta. La terza volta è andata bene. Io avevo la spranga e mia moglie il coltello. Quella sera sono entrato prima io perché mia moglie è piccolina, aveva mal di testa. La prima che c'era davanti era Raffaella. Due colpi, un colpo ed è caduta per terra secca. La madre idem. Non ho visto cosa ha fatto mia moglie. Ma sicuramente è andata là e ha sgozzato il bambino. Poi non so se ha dato qualche coltellata anche a Raffaella. Dopo abbiamo dato fuoco, abbiamo chiuso la porta, e ce ne siamo andati», ha continuato.

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