Alessia Pifferi e i dialoghi intercettati con le psicologhe: «Dirò un bel po' di cose contro il pm». Il legale: gli diamo il botto finale, non ti preoccupare

di Mario Landi
Sabato 27 Gennaio 2024, 18:13 | 1 Minuto di Lettura

Le psicologhe «avrebbero falsificato gli esiti di un test psicodiagnostico»

Le due, secondo l'accusa, avrebbero falsificato gli esiti di un test psicodiagnostico, che tra l'altro non potevano utilizzare, per far emergere un grave deficit cognitivo della donna e aiutarla, come se fossero consulenti difensive mentre il loro compito era di «supporto psicologico», ad ottenere la perizia nel processo. Per il pm l'imputata anche in quel colloquio in carcere, mentre dalle professioniste sono arrivati «pesanti e gratuiti insulti» allo psichiatra consulente della Procura, si è mostrata sempre «lucida» e capace anche di «progettare dichiarazioni processuali contro il pm». La 38enne dice alle due: «Però prima mi devo consultare con l'avvocatessa! Perché non voglio passare nel torto». E racconta che il legale le avrebbe detto: «non ti preoccupare che gli diamo il botto finale! Stai tranquilla». Sempre nel colloquio una delle due psicologhe le dice: «Beh, l'hanno trattata bene, dai». E Pifferi: «So che c'è un piano ....». E l'altra: «Saranno ancora un paio di mesi difficili». L'imputata: «Poi arriveremo alla fine».

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