Variante di Gimarra, il sindaco Seri: «La strada è utile e la maggioranza dei cittadini la vuole. Andiamo avanti»

Variante di Gimarra, il sindaco Seri: «La strada è utile e la maggioranza dei cittadini la vuole. Andiamo avanti». Nella foto la collina di Gimarra e, nel riquadro, il sindaco Massimo Seri
Variante di Gimarra, il sindaco Seri: «La strada è utile e la maggioranza dei cittadini la vuole. Andiamo avanti». Nella foto la collina di Gimarra e, nel riquadro, il sindaco Massimo Seri
di Lorenzo Furlani
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Martedì 20 Giugno 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:39

FANO - «La strada per Gimarra porta un beneficio indiscutibile alla viabilità di Fano e la città nella sua maggioranza la vuole». Il sindaco Massimo Seri dribbla le critiche delle opposizioni sul suo silenzio al momento di approvare due delibere cruciali per il contestato completamento dell’interquartieri nel consiglio comunale straordinario di venerdì scorso, in cui per 2 voti la maggioranza di centrosinistra ha evitato la Caporetto della bocciatura degli atti, che avrebbe aperto un baratro politico con conseguenze potenzialmente incontrollabili. 

«Non c’era nulla di nuovo»

«Non c’era nulla di nuovo - si schermisce Seri -, si trattava della prosecuzione dell’iter per l’approvazione dell’accordo di programma, che io ho sottoscritto tra l’altro (si votava anche la copertura con l’avanzo di amministrazione dei 5 milioni di finanziamento aggiuntivi, ndr). E un sindaco deve fare il suo dovere, mantenendo fede agli impegni assunti dal consiglio comunale».

Seri non evita le allusioni sul suo orientamento personale espresse nel dibattito dagli oppositori del progetto con il richiamo a quelle sue “intime convinzioni” indicate nella lettera che il vicesindaco Fanesi gli ha indirizzato per sottolineare gli adempimenti necessari per non perdere i 20 milioni di euro del finanziamento statale.

«Ho delle perplessità»

«Come tutte le grandi opere - sottolinea il sindaco -, ci sono delle criticità. Personalmente ho sempre avuto delle perplessità. L’opera migliora la viabilità, porta il beneficio di almeno il 20% di riduzione del traffico su via Roma, come rilevano i tecnici. Ma il rovescio della medaglia è un impatto ambientale significativo in alcuni tratti, perciò sono state previste opere di mitigazione come le due gallerie artificiali.

Ma c’è tutto un percorso ancora da fare, manca il progetto esecutivo che per l’appalto integrato sarà a carico della ditta aggiudicataria. Comunque, dovrà essere approvato dal consiglio comunale».

«Il dovere degli atti»

«Bisogna essere onesti - aggiunge Seri sull’obiettivo finale -: la maggioranza dei cittadini vuole quest’opera, nonostante le firme contrarie, per cui andiamo avanti come è nostro dovere, tenendo conto anche delle perplessità, come le preoccupazioni sui costi. Perché in effetti c’è il rischio di un aumento degli oneri, perciò nel bando si metteranno delle clausole di garanzie». 

Vista la materia tecnica, il sindaco non sa precisare se tali clausole escluderanno aumenti, pena il blocco dell’appalto, o prevederanno una percentuale di tolleranza. Tra l’altro, rispetto alla stima di 25 milioni di euro del progetto di fattibilità è prevedibile che nella gara intervenga un significativo ribasso.

Domani si concluderà la conferenza dei servizi sulla valutazione di impatto ambientale della strada. L’obiettivo del Comune è pubblicare il bando entro il 30 giugno. Ma l’esecuzione dell’opera resta molto aleatoria perché in realtà in questo modo si manca la scadenza per non perdere i 20 milioni statali in quanto entro questa data l’appalto deve essere aggiudicato. 

La realizzazione aleatoria

L’aspettativa è che venga reiterata la medesima proroga concessa a febbraio per le opere fino a 20 milioni di euro in scadenza per l’aggiudicazione al 31 dicembre, che per quella data avevano visto solamente la pubblicazione del bando (ma quelle di importo superiore, come la strada di Gimarra, hanno già goduto di una proroga di 6 mesi). Gli uffici tecnici nutrono dubbi sull’applicabilità al procedimento del decreto legge 61, che ha differito dal 1° maggio fino al 31 agosto tutte le scadenze per i comuni alluvionati, anche se il decreto precisa che il posticipo non riguarda i traguardi dei procedimenti del Pnrr, presupponendo perciò che riguardi quelli relativi ad altri finanziamenti.

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