Pesaro, dai campi alle strade la carica dei 160 trattori: «Se fermano l’agricoltura perdiamo tutti, la nostra protesta è per ognuno di voi»

L’appello dei coltivatori che ieri hanno partecipato al corteo, 20 resteranno a presidio alla rotatoria del casello fino venerdì

Pesaro, la carica dei 160 trattori
Pesaro, la carica dei 160 trattori
di Luca Senesi
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Martedì 6 Febbraio 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 12:48

PESARO C’è anche Pesaro a manifestare con i suoi agricoltori che da tutta la provincia si sono ritrovati ieri mattina davanti all’uscita del casello autostradale. Il colpo d’occhio è di quelli davvero efficaci con oltre 160 trattori prima in corteo e poi disposti in fila a semicerchio sul campo fronte la rotatoria all’ingresso del casello autostradale. «Oggi non siamo qua solo per noi, ma anche per i nostri figli, per i nostri amici e per tutti i consumatori. E’ una protesta a favore di tutti». Questo lo spirito della mobilitazione, che nonostante il grande dispiegamento di mezzi e di forze dell’ordine è del tutto pacifica. Non solo, gli agricoltori hanno ottenuto anche tanta approvazione, persino i disagi per il traffico dovuti al corteo - che tra l’altro erano stati ampiamente annunciati - sono passati in secondo piano rispetto al moto di simpatia/empatia che accompagna il presidio che a Pesaro è destinato a durare fino a venerdì con circa una ventina di trattori che resteranno fissi come monito e simbolo.

Tutto il giorno

Dalla mattina presto l’arrivo dei partecipanti con i loro mezzi da lavoro che si sono ritrovati davanti la rotatoria del casello (ma senza bloccare chi voleva entrare o uscire perché sono arrivati lungo la strada che attraversa Case Bruciate) sul grande terreno libero scelto come presidio anche per i prossimi giorni e da lì la partenza del corteo.

Il traffico è stato bloccato nel momento del passaggio dei mezzi lungo la strada con il personale di polizia e carabinieri a fare da scorta e a garantire controllo e sicurezza anche prima e dopo le manovre. Ci sono stati inevitabili disagi per la circolazione tra l’Interquartieri e la strada Montefeltro, ma nessun incidente, anzi, come detto, diversi i cittadini che si sono recati sulle strade del corteo per sostenere gli agricoltori.

Il percoso della protesta

Da strada di Case bruciate i trattori hanno percorso strada Montefeltro, via Gagarin e strada Pertini (l’Interquartieri) fino all’intersezione con via Solferino per poi ripercorrere il tragitto a ritroso. I telefonini hanno ripreso vari momenti della manifestazione con i social che hanno diffuso le immagini e segnalato a che punto erano di volta in volta. Alla fine il ritorno nel campo scelto come presidio con l’ingresso trionfale dei mezzi tra clacson e rombo di motori. Nessuna bandiera politica o associativa ma l’unità dei lavoratori e gli slogan per far capire i motivi della protesta: “Ne vale il nostro futuro”, “Se mangi genuino è grazie al contadino”, “Non c’è cultura senza agricoltura” e poi la scritta “Grano duro italiano” impressa in un cartello disegnato sopra una cassa funebre a significare il rischio di morte del prodotto con le attuali politiche della Ue contestate. Gli agricoltori poi in tarda mattinata si sono riuniti in assemblea per stilare un documento da consegnare alle istituzioni dove hanno spiegato le loro istanze e motivazioni e nel pomeriggio sono stati ricevuti in Prefettura dove a sua volta il prefetto Emanuela Saveria Greco si è impegnata a consegnare al Ministro dell'Agricoltura e al Ministro degli Interni (documento che ci hanno detto non è stato subito possibile rendere pubblico). Tra gli agricoltori Lorenzo Ferri Marini di Sestino che dice: «Chiediamo scusa ai pesaresi per i disagi creati nella viabilità ma devo dire che i cittadini anche dai giorni scorsi e da quando si è diffusa la notizia di questa mattinata erano già dalla nostra parte, ci incoraggiavano e ci dicevano che c’è anche grande afflusso di gente al corteo per incitarci e sostenerci perché le nostre ragioni sono giuste».

La Regione ha chiesto un incontro

Ieri la Regione, attraverso il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, si è detta pronta a ricevere gli agricoltori del Nord e del Sud (ieri una protesta analoga nel Fermano) oggi alle 17.30 ad Ancona. Accetteranno l’offerta?

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