FANO - Il volto giovane della città ieri ha mostrato un altro aspetto rispetto a quello che solitamente viene rappresentato dalla cronaca. Un aspetto del tutto diverso rispetto ai ricorrenti episodi di vandalismo, zuffe, bullismo, episodi delinquenziali che emergono a partire dall’età adolescenziale, frutto di una perdita di valori e di dispregio dei beni comuni. La giornata cittadina dell’educazione civica, organizzata per la prima volta a livello nazionale a Fano, ha mostrato come sia prevalente il senso della comunità, il valore della integrazione, l’impegno del volontariato, il rispetto del patrimonio pubblico tra i ragazzi, con il supporto degli adulti.
Dalla solidarietà allo sport
E’ stata una grande festa quella che si è svolta ieri nei giardini di piazza Amiani, dove ben 44 associazioni di carattere solidale, culturale, ambientalista, sportivo, unite alle scuole medie della città e a quelle superiori, hanno mostrato il loro impegno e le loro opere.
Quindi sono stati gli studenti di ogni età i veri protagonisti della festa, tutti desiderosi di illustrare i loro progetti e mostrare le loro opere: disegni, dipinti, componimenti, proiezioni, tutti improntati a significativi valori etici. Box e stand sono stati visitati dall’assessora Barbara Brunori che ha organizzato l’iniziativa insieme all’ideatore e coordinatore professor Paride Dobloni.
La prima edizione
La prima edizione della giornata cittadina dell’educazione civica ha offerto l’opportunità a diversi emigrati, accolti e assistiti dalla associazione Millevoci, di raccontare pubblicamente le loro storie. Il fenomeno della immigrazione è stato esaminato e discusso dalle scuole, motivando i ragazzi ad esprimere i loro sentimenti.
Particolarmente significativi a questo riguardo sono apparsi gli elaborati degli studenti dell’istituto d’arte Apolloni che si sono avvalsi di diverse tecniche per rappresentare il dramma di un viaggio spesso senza ritorno. I ragazzi del Torelli hanno gettato uno sguardo invece all’interno delle carceri, prendendo a modello quello di Fossombrone, valorizzando l’obiettivo della riabilitazione e della funzione educativa della pena. Non è mancata l’Agfi (Associazione genitori e figli per l’inclusione) che si è dedicata alla tessitura delle relazioni, coinvolgendo nella realizzazione di piccoli oggetti anche i diversamente abili, propugnando la politica del rispetto e dei pari diritti.
Le iniziative svolte
Sono state tante le presenze alla festa, al punto che è impossibile menzionarle tutte, anche perché l’iniziativa ha coinvolto la città a largo raggio, prevedendo una passeggiata a Lago Vicini, una camminata guidata in centro, un laboratorio nel parco pubblico di Cuccurano e giochi interattivi nel campetto di Fenile. «La giornata – ha commentato Barbara Brunori – ha fornito l’esempio di come insieme si possa valorizzare il modo di vivere la città. Tutti i soggetti coinvolti hanno potuto esprimere il loro modo di interpretare il civismo. Questo collegamento ha creato una bellissimo ponte».
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