FANO - I soldi che la badante doveva inviare ai familiari in Ucraina e la rapina. Ieri davanti al giudice per l’udienza preliminare l’interrogatorio di garanzia a carico di due fanesi, un 27enne e un 20enne accusati di rapina. Il fatto risale al 21 novembre del 2022 quando una 70enne ucraina aveva chiamato la polizia di Stato per segnalare che due giovani le avevano preso la borsa.
Sottratti1.100 euro
Era appena stata all’ufficio postale per prelevare circa 1.000 euro da mandare ai familiari in Ucraina.
La descrizione dei giubbotti risulterà fondamentale per il proseguo delle indagini. La borsa fu trovata poco dopo in uno scivolo di un garage, priva dei 1.100 euro prelevati. Ma i due ragazzi non sapevano che proprio in quel condominio c’era una telecamera puntata sui garage.
Ripresi dalla telecamera
Che li ha immortalati per benino mentre svuotavano la borsa. Da qui l’estrapolazione di altri filmati, fino a quello della telecamera in cui i due ragazzi compiono il gesto nei confronti della signora, bloccando la bici e scappando con la borsa. Ecco il perché della configurazione dell’accusa di rapina. Poi i riscontri con le perquisizioni a casa dove hanno ritrovato gli stessi vestiti indossati durante la rapina. Ma anche le intercettazioni dei messaggi che si erano scambiati i due.
E in particolare la richiesta di informazioni rispetto al prelevamento di denaro, visto che nella borsa c’era anche il bancomat. A inizio maggio l’indagine si è chiusa ed è scattata l’imputazione. Fino all’interrogatorio di garanzia di ieri. Il 27enne è associato a una comunità terapeutica di recupero mentre il 20enne, difeso da Marco Defendini, ha sottolineato ieri che la bici non sarebbe stata trattenuta, ma che avrebbero solo sorpassato la donna e preso la borsa. Il giovane, gravato già di precedenti, dovrà stare agli arresti domiciliari.
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