PESARO - Nel rebus sempre più complicato per il trasloco del Mercato delle erbe, sette bancarelle sfrattate e ancora senza una nuova sede dove spostarsi entro settembre durante i lavori di ristrutturazione del San Domenico, spunta il cortile dell’ex Tribunale, ora utilizzati dal Comune come parcheggio di 11 auto di servizio.
Location appetibili
E, in vista di location più appetibili, nuovi commercianti si sono fatti avanti, interessati ad allargare i banchi dei prodotti alimentari, contribuendo anche ad abbattere le spese.
«La trattativa sta andando a rilento - commenta Davide Ippaso, responsabile sindacale di Confesercenti -. Ma il problema va al di là delle esigenze degli ambulanti. Sono mancate da parte del Comune lungimiranza e scelte strategiche nella progettazione. Quando si creano nuovi contenitori dal recupero di altri edifici bisogna avere una visione globale che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti. Il dilemma della sede alternativa per il Mercato delle erbe doveva essere affrontato fin dall’inizio. Un aspetto positivo, invece, è la presenza di nuovi operatori che si sono fatti avanti per ”entrare in società”, invogliati dalla prospettiva di una sede migliore rispetto ai locali degradati del San Domenico».
L’assemblea
Durante l’assemblea con il Comune, rinviata alla prossima settimana, gli ambulanti metteranno sul piatto i loro ”desiderata” con al primo posto la sede del cortile sul retro dell’ex Tribunale, affacciato all’incrocio tra le vie Collenuccio e Gavardini, uno spazio comunale ora utilizzato come parcheggio dei mezzi di servizio. Il coordinatore del Mercato delle erbe, Enrico Bodini, allarga le braccia: «Siamo preoccupati e in attesa - afferma -, non abbiamo ancora trovato un accordo. Il cortile di palazzo Gradari è troppo piccolo, saremmo soffocati, non si disporrebbe di spazio sufficiente neanche per la clientela e l’accesso è molto disagevole. Torneremo alla carica per il cortile dell’ex Tribunale, ma l’assessore Frenquellucci non sa dove spostare il deposito delle auto comunali».
Le condizioni
Sono tre le condizioni irrinunciabili degli ambulanti: la posizione in centro storico, per conservare la clientela fidelizzata costituita principalmente da anziani che si spostano a piedi, una superficie di almeno 100 metri quadrati e, possibilmente, un locale in suolo pubblico, nel quale limitare le spese d’affitto e gli altri costi, evitando così di dover costituire un’associazione di scopo legata alla firma di un contratto unificato con i privati
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