PESARO Le ultime ore, gli ultimi minuti. Messaggi o chiamate che potrebbero dire molto sulla tragedia di Novilara dove il marito prima ha ammazzato la moglie e poi si è suicidato.
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Tanto che l’assassino Mourad Chouyae, marocchino di 44 anni, ha voluto far sparire i due telefoni cellulari, il suo e quello di Simona Porceddu, 41 anni.
La ricostruzione
Erano quasi le 13 di venerdì quando Mourad è entrato a casa di Simona, in strada Sant’Edigio a Novilara.
Proteggere le bambine
Ma qui aveva avvicinato già altre volte la ex, di cui non accettava anche una nuova storia. Lei che voleva proteggere le bambine portandole in Sardegna dai nonni, mentre lui stava per chiudere un contratto e prendere casa proprio per vedere le figlie. Una violenza atroce, un accanimento su cui farà luce l’autopsia. Poi il 44enne si è buttato dalle mura del borgo. I carabinieri stanno anche cercando di visionare delle immagini di videosorveglianza per stabilire i movimenti del marocchino.
Il sostegno
Intanto è iniziata una campagna di solidarietà per aiutare le due figlie della coppia rimaste orfane in modo così barbaro, con l’associazione Stele, legata a Novilara, che ha intenzione di avviare una raccolta fondi. Anche il consigliere regionale dem Andrea Biancani ha detto che ora «dobbiamo pensare a loro». Intanto domani, la seduta del consiglio regionale sarà aperta al tema della violenza sulle donne e al Rapporto annuale con i dati raccolti nei Centri antiviolenza.