Il killer non poteva più avvicinarsi ma si è accanito sulla moglie: Simona quasi decapitata

Il killer non poteva più avvicinarsi ma si è accanito sulla moglie: Simona quasi decapitata
Il killer non poteva più avvicinarsi ma si è accanito sulla moglie: Simona quasi decapitata
di Luigi Benelli
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Sabato 12 Dicembre 2020, 09:38

PESARO - Un altro femminicidio. Ancora una donna vittima di violenza, un rapporto difficile finito con un omicidio. Un accanimento verso il corpo della moglie fino quasi a decapitarla.

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Simona Porceddu, 41 anni, originaria della Sardegna e diventata cittadina marocchina dopo il matrimonio, era stata già in passato vittima di percosse e lesioni, tali da costringere il magistrato di sorveglianza ad aggravare la misura degli arresti domiciliari per Chouyae Mourad, 44 anni.

Per lui era stato emesso anche un divieto di avvicinamento a lei e ai figli. Ma la sua furia non si è fermata di fronte a nulla e ha pianificato il femminicidio prima di togliersi la vita.

Maltrattamenti e violenze

L’uomo era uscito dal carcere da un paio di settimane, il 26 novembre scorso, dopo avere scontato una condanna per reati legati alla droga. A causa del provvedimento, non poteva tornare a casa e quindi abitava con due figli grandi, avuti da un precedente matrimonio, vivono anche loro a Novilara. La comunità del piccolo borgo di Novilara è sconvolta, scossa. La consigliera di Quartiere dei colli e castelli Francesca Tomassoli sottolinea come «questo borgo non aveva mai vissuto una simile tragedia. Siamo attoniti, anche i più anziani non ricordano di avvenimenti simili, neppure di suicidi avvenuti gettandosi dalle mura. Conoscevamo la famiglia, ma conducevano una vita appartata. Erano entrati in contatto con noi del quartiere durante il periodo del Covid. Avevamo messo in campo una serie di aiuti tramite il Comune». Con il compagno, operaio, in cella per vari reati, la donna era l’unica che poteva provvedere alle figlie di 12 e 7 anni. Pare non avesse un lavoro stabile. «E’ una disgrazia e ci dispiace di non essere riusciti a capire questo disagio» chiude la consigliera. Una vita riservata e nonostante il borgo sia di poche anime, basta poco per non essere sotto i riflettori e non intercettare i dissidi. Anche il presidente del Quartiere Gianluca Renzi sottolinea che «per il piccolo borgo è un evento assurdo. Novilara è una comunità coesa e tranquilla, certe tragedie sono sconosciute in paese. Ci dispiace davvero tanto, era una famiglia molto riservata anche se ultimamente erano venuti a contatto con il quartiere e il comune».

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