Sunset Island si è sgonfiata ma il Comune paga 32mila euro. Dovrà saldare anche l'ultima rata per l'attrazione durata due anni

L'inaugurazione di Sunset Island nel luglio del 2018
L'inaugurazione di Sunset Island nel luglio del 2018
di Thomas Delbianco
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Domenica 2 Gennaio 2022, 05:05

PESARO - Sunset Island, il Comune cerca di chiudere i conti della gestione quinquennale interrotta in anticipo. Altri 32 mila euro versati a Pesaro Parcheggi, ma c’è ancora un’ultima rata da saldare.

 
La tranche
Uno degli ultimi atti liquidati dagli uffici comunali, nello specifico dall’Unità Operativa Gestione Servizi coordinata dal dirigente Gianni Galdenzi, ha riguardato l’impegno a bilancio di 32 mila e 116 euro, corrispondenti alla terza tranche onerosa, su quattro (la prima era senza costi), del canone di cinque anni relativo alla gestione di Sunset Island, i gonfiabili inaugurati il 1° luglio 2018 nello specchio acqueo di viale Trieste antistante Villa Marina, che vennero poi confermati anche per l’estate successiva (2019), ma poi interrotti nel 2020, l’anno dello scoppio della pandemia, con tre anni di anticipo sul periodo conclusivo di gestione. Era iniziato tutto da un bando andato deserto con un proposta di gestione triennale. Successivamente una cordata locale che si era riunita nella Rti Sunset srl aveva proposto, andando a trattativa privata, una gestione più lunga, spalmata sui cinque anni. 


Il canone
Il canone complessivo sarebbe stato di 105 mila euro, da versare entro il 30 settembre di ogni anno, a Pesaro Parcheggi, a partire dal 2019, con il primo anno (2018), invece senza alcun pagamento.

L’affidamento comprendeva il parco galleggiante, di 25 metri per 25, posizionato nelle acque davanti a Villa Marina, con relativi servizi a terra (bagni, docce, spogliatoi, armadietti). E il bar-ristorante di 42 metri quadri, e 57 metri quadri di pergolato con relativa concessione di spiaggia per complessivi 394 metri quadri. A carico del gestore c’erano l’acquisizione di tutte le autorizzazioni, la stipula delle assicurazioni, le spese contrattuali, di gestione e le utenze. Pesaro Parcheggi, dal canto proprio, aveva acquistato l’attrezzatura e si era fatta carico anche dei costi di montaggio, da recuperare tramite il canone di concessione. Nella prima parte dell’estate 2020, l’associazione Maredentro, che nel 2019 aveva curato la sicurezza del parco e dell’area, aveva riferito di non essere più stato contattata.


L’arrivo del Covid
Era già arrivato il Covid, va detto, ma allo stesso tempo parchi acquatici come il BoaBay di Rimini erano stati autorizzati, seppur con ritardo rispetto all’inizio della stagione abituale, così come riferito anche dai diretti interessati. Ora, come riportato nella determina comunale del giorno di San Silvestro, il Comune ha ritenuto di provvedere ad assumere l’impegno economico non completato in favore del creditore Pesaro Parcheggi, impegnando la somma della dell’annualità 2021 nel bilancio. C’è un’ultima annualità, quella relativa al 2022, rimasta per chiudere definitivamente i conti con il gonfiabile galleggiante che si è sgonfiato prima del previsto. 

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