PESARO - E’ morto Roberto Biagiotti, 40 anni (era nato il 3 novembre 1982), avvocato, storico consigliere comunale della Lega (ma prima in An) da circa un anno nel gruppo misto di maggioranza. Lascia la moglie, sposata poche settimane fa e un bambino di soli due anni. I suoi funerali si terranno lunedì pomeriggio in Duomo alle 16, mentre la camera ardente si aprirà oggi a Muraglia da mezzogiorno. Appassionato di equitazione e della natura Biagiotti ha combattuto fino all’ultimo con una malattia velocissima che non gli ha dato scampo. Se ne è andato via in una manciata di mesi. E la notizia della sua scomparsa è stata uno choc, non solo per la Pesaro politica. Turbato e addolorato il sindaco Matteo Ricci che aveva unito in matrimonio Roberto e la moglie Khadija appena due mesi fa, il 10 giugno scorso: «Ci siamo trovati a volte su fronti diversi, a volte insieme, ma sempre nell’interesse della città e dei suoi cittadini. Amministratore combattivo ed entusiasta, un padre attento. La sua prematura scomparsa oggi ci lascia senza parole. Pesaro non lo dimenticherà».
Incredulità bipartisan
Il vicesindaco Daniele Vimini è sconvolto dalla notizia. «Non ci sono parole.
Cordoglio espresso anche dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini: «Era un giovane appassionato, curioso, impegnato nel territorio e per il bene comune. All’interno del consiglio provinciale ha sempre dato un contributo costruttivo. Con lui avevo un rapporto aperto e sincero, ci siamo confrontati spesso sulla vita anche nel periodo della sua malattia. Lo andavo a trovare spesso ed è stato forte, combattivo e tenace fino all’ultimo». Sottolinea i tratti di umanità e collaborazione anche il direttore generale Marco Domenicucci: «Una persona di spessore, che ha sempre dimostrato grande rispetto per il nostro Ente». Un dolore trasversale e sinceramente bipartisan.
Messaggi in bacheca
La sua bacheca è stata intasata di messaggi di dolore: Dario Andreolli, suo compagno nella Lega, il segretario del carroccio Enrico Rossi, Francesco Totaro, Giacomo Rossi, Daniele Malandrino, Camilla Murgia, Luca Pieri (Aspes), Alessandro Ligurgo e Davide Ippaso (Confersercenti). Solo per citarne alcuni. Scrive Andreolli: «Ho ripensato a questi ultimi 20 anni. La circoscrizione, il consiglio dei giovani, il consiglio comunale. Arrabbiature (in quantità), gioie, abbracci, delusioni, vittorie. Il tuo sorriso felice quando parlavi delle cose che amavi fare. Il tuo essere, talvolta, burbero e scontroso. Il tuo entusiasmo nello stare insieme, in compagnia, in amicizia. La tua immensa generosità. La tua testardaggine e tenacia dimostrata anche in queste settimane quando hai lottato fino in fondo, con una tempra ineguagliabile, senza mai arrenderti. Guardando sempre avanti».
Il segretario del Pd Giampiero Bellucci: «Sapevamo della tua malattia che in pochi mesi ti ha piegato, ma sapevamo anche della tua forza e della tua speranza che ci lasci come consegna per ciascuno e per la nostra città che hai amato e servito». Giulia Marchioni sottolinea: «Mancano le parole, ci mancherai». Per il consigliere regionale Andrea Biancani «un ragazzo sensibile, determinato, generoso e solare. Ho avutola fortuna di stare un po’ di tempo con lui a parlare. Mi ha colpito la sua forza interiore, la voglia di vivere, la speranza e la determinazione di farcela e con progetti per il prossimo futuro».
Combattente
Emanuele Gambini: «Sei la persona più tenace che io abbia mai conosciuto e lo hai dimostrato lottando fino in fondo, con una tempra ineguagliabile, senza mai arrenderti. Andrò avanti con il tuo motto che mi hai ripetuto anche sabato “pensa in grande”». Anna Maria Mattioli, capogruppo Pd: «Competente e attivo sostenitore dei diritti civili e delle donne, una mente a volte “incompresa” ma ricca di idee condivisibili».
Luigi Benelli
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