Loculi a pezzi con le bare in vista: da 7 anni lo sfregio nel cimitero di Novilarata

Loculi a pezzi con le bare in vista: da 7 anni lo sfregio nel cimitero di Novilara
Loculi a pezzi con le bare in vista: da 7 anni lo sfregio nel cimitero di Novilara
di Miléna Bonaparte
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Domenica 12 Febbraio 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 18:32

PESARO - Va a fare visita nel cimitero ”sgarrupato” di Novilara da quando era bambina. Nella parte vecchia sono sepolti i due nonni materni, i quattro bisnonni e i trisnonni, parenti lontani di cui non si è dimenticata. Paola Bissoli, che risiede a Fano, una volta ogni 15 giorni porta fiori ai suoi cari nello storico camposanto del paese che risale all’800 (all’ingresso c’è una lapide tombale di un garibaldino). Una frequentatrice assidua che si è presa a cuore l’abbandono della struttura che, dopo il crollo del muro di cinta nel 2016 per il terremoto, presenta loculi scoperchiati, bare in legno all’aperto, cornicioni pericolanti, crepe e fessure ovunque.


Il disagio


Un luogo che sta praticamente cadendo a pezzi, rappresentando non solo un disagio, ma anche un effettivo pericolo per i parenti dei sepolti, in particolare le persone anziane. La parte più a rischio crolli è stata transennata, ma l’accesso è ancora libero senza nessun intervento per la messa in sicurezza. Solo un volantino appeso ai ruderi: ”Zona interdetta causa caduta cornicioni, vietato attraversare l’area recintata”. 
«Era così carino e accogliente questo piccolo cimitero - fa notare Paola Bissoli -, venire a fare visita ai miei cari e trovarlo in queste condizioni mi provoca sconcerto, sofferenza e rabbia.

Nella parte vecchia il tetto è pericolante e i loculi sono spaccati. Per il resto è tutto pieno di bolle scrostate e umidità. Vedere il camposanto così dimenticato fa veramente male. Non è uno stato rispettoso per le salme che sono sepolte qui da tantissimi anni. Mi fa un po’ sorridere il cartello che ricorda come il cimitero sia un luogo di rispetto».


Esasperazione


Esasperata per il silenzio e l’indifferenza Paola Bissoli insieme al figlio Giacomo Isotti hanno deciso di scrivere al Comune con un messaggio di posta elettronica certificata inviato il 6 dicembre. «Purtroppo non ho avuto nessuna risposta, eccetto la conferma della protocollazione della Pec», sottolinea il figlio della signora Bissoli.


La missiva


Una segnalazione della ”situazione di degrado in cui versa il cimitero di Novilara - scrivono -. Fin dal terremoto di 7 anni fa, una parte risulta ancora transennata e pericolante. A causa dei mancati interventi da parte del Comune, la situazione dei loculi e della struttura stessa è ulteriormente deteriorata. Pertanto nelle tombe sono presenti fessurazioni, bolle di umidità, tetto divelto nel quale entra acqua piovana, infiltrazioni di ogni genere e tutto ciò rende fragile la struttura, nonché pericolosa per l’incolumità delle persone che vi accedono”. 


Che cosa non va


Loculi aperti nella parte sul retro del cimitero che ”abbiamo potuto verificare personalmente e rendono il tutto ancora più inaccettabile. Nel caso di omissioni di intervento per sanare la situazione, si  potrebbe verificare un cedimento del terreno e di conseguenza il crollo di tutta la struttura, così da rendere una fossa comune i vari loculi. La preoccupazione nasce dal fatto che all’interno di quest’ala deteriorata del cimitero sono tumulati parenti diretti e affini. Credo che i nostri defunti, anche se sono scomparsi da tanti anni, meritino rispetto. Curare il decoro dell’ambiente cimiteriale significa omaggiare il ricordo della vita passata dei nostri cari e tutto ciò che hanno compiuto, contemporaneamente significa tenere in vita le radici del nostro passato”. 


L’augurio


Paola e Giacomo si augurano ”un maggiore interesse e un tempestivo intervento finalizzato alla messa in sicurezza e alla riqualificazione di questo luogo sacro”. La prossima mossa sarà contattare il sindaco Ricci.
 

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