PESARO Sottoscrivevano polizze vita, ma le assicurazioni erano inesistenti. Invece i soldi, quelli sì erano veri, e sono spariti. Oltre 250mila euro per dieci sottoscrittori. Ieri il patteggiamento per una broker assicurativa di 57 anni, a processo per truffa aggravata. Secondo le accuse e le querele pervenute dalle vittime del raggiro, alla donna vengono contestati dieci casi legati alla stipula delle polizze. In un caso avrebbe chiesto 20 mila euro di incremento dell’assicurazione sulla vita a un cliente mostrando documenti contraffatti che attestavano l’incremento della polizza.
Il modus operandi
L’ignaro sottoscrittore si era presentato con due assegni da 10 mila euro in ufficio.
Era riuscita a guadagnare la fiducia dei clienti. Tanto da poter chiedere di non farsi intestare gli assegni, ma di lasciarli in bianco. Di qui l’accusa per truffa aggravata dal fatto di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio. La donna, assistita dall’avvocatessa Silvia Pierini, nei mesi scorsi, era stata sentita e aveva raccontato la sua versione fornendo alcune spiegazioni dei fatti. Ma di fatto confessando tutto.
Il denaro non c’è più
Oggi quei soldi sono spariti, spesi al gioco d’azzardo e per ripianare alcuni debiti di gioco. Ieri la donna ha patteggiato 1 anno e 4 mesi, ma viste due precedenti condanne (una per reati simili ndr) non ha potuto beneficiare della pena sospesa. Così dovrà fare lavori socialmente utili. Sta risarcendo, poco alla volta, alcuni clienti. Fuori dall’aula, rassegnazione e sorrisi amari di qualche cliente truffato che non rivedrà indietro l’intero importo.