Finti broker riconosciuti e denunciati: da Roma a Fermo per l'ennesima truffa ai danni di un imprenditore

Finti broker riconosciuti e denunciati: da Roma a Fermo per l'ennesima truffa ai danni di un imprenditore
Finti broker riconosciuti e denunciati: da Roma a Fermo per l'ennesima truffa ai danni di un imprenditore
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Lunedì 19 Giugno 2023, 18:49

FERMO - Si erano spacciati per responsabili di un’agenzia di brokeraggio e di intermediazione immobiliare, volevano comprare un'azienda e per farlo avevano giocato al rialzo. Erano dei professionisti, però, di un altro settore: la truffa. La Squadra Mobile di Fermo unitamente all’Ufficio Prevenzione Generale della Questura ha individuato e bloccato quattro persone di etnia rom che stavano per realizzare una truffa molto ben articolata ai danni di un esercente dell’entroterra fermano.

L'indagine

L'indagine è partita dalla segnalazione di un imprenditore che, dopo aver messo in vendita la sua azienda, era stato contattato da alcuni soggetti che si dicevano interessati all’acquisto dell’attività. L’imprenditore si è recato all’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico, l'ispettore che raccoglieva le sue dichiarazioni è stato il primo ad accorgersi che vi erano fondati dubbi sulla serietà di questi potenziali acquirenti i quali, addirittura, avevano rialzato il prezzo per assicurarsi l’affare.

L'acume investigativo

Grazie all’intuito investigativo del poliziotto emergeva che tali acquirenti corrispondevano per modalità di azione e per caratteristiche fisiche ad altri malviventi, non ancora identificati, che avevano già commesso truffe di rilevante valore in altre province italiane. La truffa, infatti, se fosse giunta a compimento, avrebbe fruttato agli autori, due uomini e due donne, un rilevante guadagno ma gli operatori della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale, che stavano monitorando la situazione, sono intervenuti tempestivamente, bloccando in un Comune dell’entroterra fermano la donna che si stava recando con un taxi all’appuntamento prefissato con la vittima e, contemporaneamente, nella zona costiera, altri due uomini ed una donna a bordo di una vettura, pronti a recuperare la loro complice, scesa poco prima da tale mezzo, e guadagnare la fuga, una volta portata a compimento la truffa.

Il pacco

La donna bloccata, che aveva l’incarico di verificare la disponibilità del denaro della vittima, richiesto per la fantomatica attività di intermediazione, celava in una tasca interna della gonna indossata un pacco integralmente ricoperto da nastro adesivo, contenente plastica di tipo anti-urto e tranci di carta ed inoltre era in possesso di una busta postale di tipo imbottito, forbici e rotolo di nastro adesivo da pacchi.

La finalità era quella di contare il denaro della vittima, imbustarlo e confezionarlo con il nastro da pacchi, per poi, con abilità, portare via il pacco con i soldi e lasciare quello contenente però carta straccia.

Da Roma a Fermo

I quattro stranieri, di etnia rom, di età compresa tra venti e trent’anni, provenienti dalla zona di Roma, gravati da precedenti per reati contro il patrimonio, analoghi per modalità, sono stati denunciati per il reato di tentata truffa in concorso. Inoltre, grazie all’attività posta in essere ed alla sinergia con le forze di polizia, i quattro denunciati sono stati riconosciuti come gli autori di altre truffe poste in essere con le medesime modalità sia nelle Marche che nel Lazio. In particolare, in tali circostanze, alcuni dei soggetti indagati sottraevano sia orologi di lusso sia circa 15.000 euro.

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