Affetto, gratitudine e rimpianto: l’omaggio dei sindaci al vescovo uscente Trasarti cittadino onorario di Fano

Rappresentate le città di Fossombrone, Cagli e Pergola

Affetto, gratitudine e rimpianto: l’omaggio dei sindaci al vescovo uscente Trasarti cittadino onorario di Fano
Affetto, gratitudine e rimpianto: l’omaggio dei sindaci al vescovo uscente Trasarti cittadino onorario di Fano
di Massimo Foghetti
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Giovedì 29 Giugno 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:37

FANO L’ex chiesa di San Francesco si è riempita in breve in ogni ordine di posti di cittadini e molti sono rimasti fuori, martedì sera, nel rendere omaggio al vescovo Armando Trasarti, prossimo alla sua partenza da Fano dopo che per raggiunti limiti di età è arrivato al termine della sua missione nelle quattro diocesi riunite di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola.

 

Tanti cittadini


L’occasione è stata la consegna della cittadinanza onoraria attribuita dal Comune di Fano, quale luogo di riferimento della sede episcopale, ma alla cerimonia, resa ancor più suggestiva dai canti del Coro polifonico malatestiano, non sono mancati anche i rappresentanti istituzionali delle altre diocesi incorporate, tutti accomunati da un senso di riconoscenza, di rispetto, oseremo dire di affetto nei confronti di monsignor Trasarti che non solo si è fatto voler bene da tutti, ma è stato anche uno strenuo difensore dei più deboli, incitando e qualche volta criticando i politici e gli amministratori della cosa pubblica a non trascurare le esigenze degli ultimi.
Lo stesso Massimo Berloni, primo cittadino di Fossombrone, apprezzando i suoi interventi di carattere politico, colto da un lapsus freudiano, l’ha definito “sindaco”, correggendosi subito dopo con il rilevare la sua opera pastorale. In quel di Fossombrone Trasarti è stato il vescovo dei carcerati, un a comunità sofferente che il presule ha visitato costantemente fin dall’inizio della sua gestione della diocesi. «A loro mancherà molto» ha rilevato il sindaco Berloni. 
Alberto Alessandri, sindaco di Cagli, ha messo in evidenza come monsignor Trasarti sia stato sempre un vescovo presente anche per le comunità dell’entroterra. «Una presenza non banale – ha detto – ma ricca di insegnamenti e di spunti di riflessione».

Il vice sindaco di Pergola Graziano Ilari ha apprezzato la vicinanza del presule al mondo agricolo e a quello delle fabbriche, un mondo che il vescovo ha sempre frequentato fin da giovane nella realtà produttiva del Fermano; una vocazione questa che l’ha reso più vicino alla gente.


Il filmato


Infine è toccato al sindaco di Fano Massimo Seri a dire “Grazie!” a monsignor Trasarti. Un grazie che è stato evidenziato con una gigantografia alle spalle del palcoscenico insieme al volto sorridente di “don Armando”. Gli interventi dei sindaci sono stati preceduti dalla proiezione di un filmato di 16 minuti sui 16 anni di apostolato del vescovo. Rapidamente sono stati rievocati tutti i momenti più importanti della sua missione: dal suo arrivo a Fano e dal saluto che la città gli ha attribuito al Pincio con il sindaco Stefano Aguzzi, alle celebrazioni seguenti, le visite pastorali, le inaugurazioni di tanti restauri e nuove strutture, gli incontri con i fedeli, i momenti drammatici del Covid, del terremoto, dell’alluvione, i pellegrinaggi, le visite in ospedale, gli incontri incluso quello con Papa Francesco. Non è mancato un riferimento al coraggio e alla forza d’animo che Trasarti ha dimostrato nell’affrontare la sua malattia. Un esempio che il sindaco di Fano Massimo Seri ha ricordato, quale figura di combattente, ma al tempo stesso particolarmente umana, di monsignor Trasarti. Un vescovo, un pastore che ci mancherà.
 

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