I lavori per la ciclabile nel giardino della chiesa di Colombarone e il prete blocca tutto: «Tirano dritto, ma si sono sbagliati»

I lavori per la ciclabile nel giardino della chiesa di Colombarone e il prete blocca tutto: «Tirano dritto, ma si sono sbagliati»
I lavori per la ciclabile nel giardino della chiesa di Colombarone e il prete blocca tutto: «Tirano dritto, ma si sono sbagliati»
di Letizia Francesconi
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Lunedì 3 Luglio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 19:02
ESARO Manca davvero poco al completamento della ciclopedonale che unisce Colombarone a Gabicce ma il contenzioso relativo a un frustolo di terreno che attraversa il giardino della parrocchia impedisce la conclusione del tracciato. Motivo per cui ormai da mesi gli interventi sulla ciclabile e i marciapiedi pedonali, proseguono nel tratto fra Case Badioli e Gabicce, bypassando invece il centro abitato di Colombarone. 


Lo scoglio


Manca l’accordo su quel terreno come spiega l’architetto Gabriele Caimano, direttore dei lavori incaricato dal Comune di Pesaro, che tiene in stand by il completamento dell’intero tratto. In pratica sono bloccati circa 15-20 metri della nuova ciclopedonale. Lavori fermi da febbraio e si cerca di accelerare l’accordo con don Daniele Federici, restio pare a cedere quel frustolo e che già aveva richiesto una modifica al progetto iniziale del tracciato. Dall’altra il sesto quartiere San Bartolo spinge invece per sbloccare la partita e far inserire nel pacchetto della ciclopedonale un rondò all’incrocio fra la Statale e la strada comunale San Cristofaro proprio in prossimità della chiesa di Colombarone. La ragione del mancato accordo? Burocratica ed economica. «I lavori alla ciclopedonale – conferma l’architetto Caimano, anche consigliere di quartiere del San Bartolo – come si può ben vedere si interrompono poco prima dell’area della parrocchia e riprendono poco dopo, anzi di recente mentre prosegue il cantiere in direzione Gabicce, sono state effettuate delle lavorazioni proprio sulla carreggiata ma senza oltrepassare il confine con la parrocchia e i terreni della Curia. Questo nell’attesa che si risolvano le questioni legate alla cessione del terreno. Fino a quando ciò non avverrà la ciclabile o slitta nelle tempistiche o resta monca». 
Da parte sua il parroco di Colombarone ritiene che i problemi siano di altra natura. «A questa situazione - spiega don Daniele Federici siamo arrivati a causa di iniziali fraintendimenti accaduti fin dall’inizio del progetto. A volte credo si sia trattato di errori da parte del servizio comunale Manutenzioni. Così che a sorpresa mi sono trovato la pista che attraversa il giardino della parrocchia, ovvero l’unica area verde a servizio della parrocchia stessa.

La soluzione del progetto ciclabile penalizza il piccolo polmone verde. Ho chiesto anche in altre occasioni di rivedere il tracciato escludendo questa porzione di giardino. Ma chi decide ha tirato dritto fino ad arrivare a questa situazione».


Il punto


Nell’ultimo incontro del servizio comunale Manutenzioni con la direzione lavori, si è ipotizzata la data di fine luglio entro cui completare l’opera. Ancora oggi l’impresa che esegue i lavori non ha disponibilità di quel pezzo. «Pare assurdo che tutto sia fermo - osserva il direttore lavori – stiamo parlando del resto di una parte del giardino della parrocchia, già delimitata. Non possiamo correre il rischio di inaugurare la ciclopedonale senza completarla perché manca una porzione fra l’altro utile alla sicurezza di quanti percorrono la Statale. Quel pezzo mancante è centrale per Colombarone. L’auspicio è che dalla prossima settimana si trovi la quadra». 


Il rondò


Mentre si inaugurerà la rotatoria di Siligata all’incrocio con Fiorenzuola entro la prima decade di luglio, quartiere e Comunità del Parco San Bartolo sono uniti nel presentare all’assessorato Mobilità e Lavori Pubblici il disegno di un secondo rondò più piccolo e di competenza mista fra Anas, proprietaria della strada e Comune. L’architetto Caimano ha realizzato nel frattempo un primo disegno di fattibilità per il rondò San Cristoforo. «Sta all’Amministrazione – rimarcano Jolanda Filippini e Massimo D’Angeli, presidente di quartiere e presidente della Comunità del Parco – far rientrare quel progetto nei fondi agganciati e che finanziano la Ciclovia Adriatica e la ciclopedonale Colombarone-Gabicce».


La provvisorietà


«Anche provvisorio e sperimentale con new jersey - aggiunge D’Angeli - tanto più che faciliterebbe l’accesso agli scavi archeologici oltre alla sosta in concomitanza questa estate dello scalo delle navette gratuite di Adriabus da e per il San Bartolo. Rondò fondamentale per quel tratto di Statale in direzione Gabicce-Cattolica, che metterebbe in sicurezza tutto il flusso che sale e scende verso Vallugola e la Panoramica, oltre a consentire una svolta in sicurezza per mezzi e bus altrimenti oggi a rischio anche per la scarsa visibilità».
 

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